Roma-Bodø/Glimt 4-0 - Scacco Matto - Dominio totale e sciagura tattica dei norvegesi
La Roma domina il Bodø/Glimt e vince con un netto 4-0 il ritorno dei quarti di Conference League.
LE SCELTE - José Mourinho butta in campo Nicolò Zaniolo accanto ad Abraham. Dietro di loro, spazio a Lorenzo Pellegrini nel 3-4-1-2 della Roma. A centrocampo, spazio a Cristante e Mkhitaryan mentre Karsdorp e Zalewski agiscono ai lati. La linea difensiva è formata da Mancini, Smalling e Ibanez.
Il Bodø/Glimt risponde con un 4-3-3 con Espejord prima punta, con Koomson a destra e Solbakken a sinistra. Vetlesen, Hagen e Saltnes vengono schierati a centrocampo mentre in difesa giocano Sampsted, Moe, Høibråten e Wembangomo.
NORVEGESI NEL PALLONE - Fin dall'inizio, la squadra ospite mostra di essere messa male in campo. Rinuncia alla consueta aggressività per proporre un 4-3-3 con 3 linee piuttosto scolastiche e distanti tra loro, creando degli spazi enormi in cui i giocatori della Roma possono inserirsi.
STRESSARE LA LINEA DIFENSIVA - La Roma inizia fin da subito a mettere alla prova la linea difensiva avversaria, con lanci precisi a cercare la profondità. La prima volta è Pellegrini ad attaccare il corridoio destra mentre la seconda volta è Zaniolo ad aggredire quello spazio. Seguirà il calcio d'angolo da cui nascerà il gol del vantaggio.
ALLARGARE IL GIOCO - Oltre ad attaccare la profondità, la Roma fa girare il pallone e cerca molto l'ampiezza, con il Bodø/Glimt in difficoltà nel coprire l'ampiezza. Importante il lavoro di Karsdorp da una parte e di Zalewski dall'altra, sempre pronti a dare ampiezza e a bucare la difesa avversaria.
SECONDO GOL - La rete giallorossa è un capolavoro di azione corale, in verticale, palla a terra con passaggi rapidi, precisi ed efficaci. Tutto eseguito con i tempi giusti e la giusta forza ma la responsabilità dei norvegesi è enorme, con le solite tre linee piatte e distanti, incapaci di assorbire i movimenti dei giocatori della Roma.
FASE DI NON POSSESSO - La Roma pressa fin da subito il Bodø/Glimt, che va da subito in difficoltà mostrando forti limiti nel palleggio. I due attaccanti schermano i difensori centrali mentre Pellegrini si occupa del centrocampista centrale, Hagen. Saltnes, che l'altra volta aveva creato parecchi grattacapi, viene arginato addirittura da Mancini, che accorcia tantissimo fino ad aggredirlo anche nella metà campo norvegese, impedendogli di toccare palla. Con palla, invece, al terzino sinistro Wembangomo, è Cristante a uscire in pressione per consentire a Karsdorp di rimanere in marcatura su Solbakken, pericolo numero uno degli avversari.
GESTIONE DELLA GARA - La Roma gestisce il risultato cercando sempre di mantenere una pressione sugli avversari, per poi rallentare un pochino solo negli ultimi 20 minuti, quando era chiaro che i norvegesi non avevano la forza - e non l'avevano mai avuta - di tentare una clamorosa rimonta.