Roma-Fiorentina 2-0 - Scacco Matto - I duelli singoli e la qualità individuale
La Roma batte 2-0 la Fiorentina grazie alla doppietta di Paulo Dybala, su doppio assist di Tammy Abraham.
LE SCELTE - Nessuna sorpresa per José Mourinho: con l'indisponibilità di Zaniolo, Bove si posiziona a centrocampo accanto a Cristante, con Celik a destra e Zalewski a sinistra. In avanti, Dybala e Pellegrini occupano la trequarti dietro ad Abraham. In difesa, Kumbulla sostituisce Ibanez.
La Fiorentina propone il consueto 4-2-3-1 con Dodô, Milenkovic, Igor e Biraghi. Ducan e Amrabat agiscono al centro del campo con Ikoné, Bonaventura e Kouame dietro a Jovic.
PRESSING - In fase di pressione, la Roma cerca timidamente di disturbare la manovra viola ma è la Fiorentina, come era prevedibile, ad andare in pressing con più determinazione, costringendo spesso la Roma al lancio lungo per Abraham.
DUELLI - La Fiorentina è la squadra in Serie A a sfruttare maggiormente le fasce ma i capitolini sono stati bravi a concedere pochissimo, con Celik abile su Kouame e, soprattutto, Zalewski bravo su Ikoné. I toscani sembrano trovare più spazio sulla propria sinistra, la fascia destra della Roma, ma solo perché, inizialmente, Mancini fatica nel dare supporto a Celik, non accorciando tempestivamente.
CAMBIO DI CAMPO - La strategia della Roma per eludere l'aggressività viola, oltre al lancio lungo, è di operare rapidi cambi di gioco per cercare di pescare un giocatore libero per attaccare il lato debole dei toscani. Dybala, in particolare, ne prova diversi di prima intenzione, non sempre efficaci.
SVOLTA - La partita cambia totalmente quando Dodò rimedia un'ingenua doppia ammonizione. Italiano toglie dal campo Duncan per inserire Venuti, schierando la squadra con una sorta di 4-4-1 con Ikoné e Kouame sulle fasce e Jovic punta.
I SINGOLI - Quando la difesa si blinda, basta la giocata di un singolo per dare un'accelerata. E così, su un lancio di Celik (da sottolineare la sua buona prestazione), Abraham appoggia di petto a Dybala, che pesca un capolavoro, pur con l'aiuto di una deviazione.
QUALITÀ - Mourinho, nel post gara, si è lamentato della poca qualità nella gestione della palla. La Roma, soprattutto nella ripresa, ha faticato tantissimo, infognandosi spesso centralmente, proprio come voleva la Fiorentina, senza allargare il gioco per mettere in difficoltà l'avversario, in inferiorità numerica.
La squadra di Italiano decide di schierarsi con un 4-3-2 con Gonzalez e Kouame in avanti a pressare Mancini e Kumbulla. I viola, con un uomo in meno, lasciano quindi spazio a Smalling di impostare, conoscendo le non eccelse qualità dell'inglese in fase di impostazione.
I capitolini amministrano e controllano il match, finché la squadra di Mourinho non trova un'ottima uscita con il pallone: Celik di piatto per Cristante, lancio di prima per Abraham, che trova Dybala con un passaggio perfetto e la Roma chiude il match.