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Roma-Lazio 3-0 - Scacco Matto - Come Mourinho ha battuto Sarri

di Alessandro Carducci

La Roma travolge 3-0 la Lazio grazie alla doppietta di Abraham e al gioiello di Pellegrini su punizione.

LE SCELTE - José Mourinho rinuncia a Zaniolo e propone una sorta di 3-4-1-2 con Mkhitaryan trequartista e Pellegrini più vicino ad Abraham che all'armeno. Cristante e Oliveira costuiscono la coppia di centrocampo con Karsdorp e Zalewski sulle fasce. In difesa, spazio a Mancini, Smalling e Ibanez.
Maurizio Sarri risponde con un 4-3-3. Hysaj vince il ballottaggio con Lazzarri e si posiziona a destra, con Luiz Felipe, Acerbi e Marusic a completare il reparto difensivo. Leiva agisce in cabina di regia con Milinkovic-Savic e Luis Alberto mezzali. Felipe Anderson, Immobile e Pedro giocano nel tridente offensivo.

DETERMINAZIONE E L'ERRORE DELLA LAZIO - L'atteggiamento con cui la Roma scende in campo sarà fondamentale per il risultato finale. I giallorossi recuperano palla subito, dopo pochi secondi, e partono rapidamente in contropiede. Abraham viene servito tra la linee e qui la Lazio commette il primo errore. Ci sono, infatti, ben 3 difensori a dare copertura preventiva contro il solo Abraham. Nessuno dei tre esce in anticipo e l'inglese è bravo a venire incontro e a ricevere totalmente libero. L'azione termina, poi, con un calcio d'angolo per la Roma da cui scaturisce il vantaggio capitolino.

COSTRUZIONE - Mourinho prepara la costruzione dal basso mischiando un po' le carte e alzando tantissimo Karsdorp. Per fare ciò, i giallorossi spesso iniziano l'azione con una difesa a 4 con Mancini che scala sulla fascia, Smalling e Ibanez centrali e Zalewski a comporre il quarto a sinistra. In questo modo, l'olandese può subito alzarsi e rimanere largo, ricevendo tantissime volte il pallone sui cambi di gioco e avendo tanto campo davanti a sé, con i biancocelesti spesso scoperti ai lati, come visto anche in occasione del secondo gol giallorosso. Al minuto 14 altra opportunità interessante per la Roma. Abraham riceve palla alle spalle di Leiva con la difesa della Lazio schierata e bloccata dietro: un limite del sistema difensivo di Sarri che l'inglese cerca di sfruttare ricevendo il pallone in assoluta libertà, senza che alcun difensori si sganci per marcarlo.

FASE DIFENSIVA - La Roma cerca di occupare le linee di passaggio, andando in pressing nel momento in cui la Lazio è in difficoltà, altrimenti limitandosi a disturbare l'uscita del pallone da parte degli avversari. Uno tra Pellegrini e Mkhitaryan va su Leiva mentre l'altro si occupa del terzino/centrale che gestisce il pallone. Tra Cristante e Oliveira, invece, è quest'ultimo ad alzarsi in pressione con Cristante più basso davanti alla difesa. Per quanto riguarda le fasce, a destra Mancini copre Karsdorp e Oliveira è pronto ad aiutare mentre, a sinistra, Zalewski viene supportato da Pellegrini, Cristante e Ibanez, non andando in difficoltà come ad Udine.

RIPRESA - Dopo un primo tempo perfetto, nella ripresa i giallorossi gestiscono il risultato, subendo solo per 10 minuti la reazione della Lazio (che non porta ad occasioni nitide) e poi limitandosi ad arrivare al 90' senza sprecare troppe energie e senza riaccendere la gara. Mourinho tocca il meno possibile ed effettua solo nel finale appena tre cambi, mettendo Veretout per Oliveira e Vina per Zalewski. Negli ultimi minuti, fuori anche Pellegrini per Bove e risultato in cassaforte.


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