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Roma-Sheriff Tiraspol 3-0 - Scacco Matto - Partita dominata in tutti i settori con sfondamento a sinistra

di Alessandro Carducci

La Roma liquida la pratica Sheriff Tiraspol con un agevole 3-0, sebbene inutile ai fini della classifica del girone.

LE SCELTE - Mourinho si affida ancora al 3-5-2 con Celik, Cristante e Llorente sulla linea difensiva. Karsdorp e Zalewski agiscono larghi con Bove mediano davanti alla difesa, supportato da Renato Sanches a destra e da Aouar a sinistra. In avanti, spazio a Belotti e Lukaku.
Lo Sheriff Tiraspol risponde con un 4-1-4-1 con Talal a protezione della difesa. Mbekeli parte largo a destra per poi avvicinarsi all'attaccante mentre Fernades parte da sinistra. Completano il centrocampo  Ricardinho e Badolo. Guida l'attacco Ankeye.

PRESSIONE - La Roma mette subito sotto pressione lo Sheriff Tiraspol, conoscendo la difficoltà nel palleggio degli ospiti, non dotati di molta qualità. Aouar va in pressing su Talal per inibire la fonte di gioco dei moldavi.

ALLARGARE GLI AVVERSARI PER COLPIRE IL CENTRO - Karsdorp e Zalewski rimangono molto larghi sia per ricevere i cambi di gioco, sia per tenere larghi gli esterni avversari. Lo stesso fanno i due interni, Renato Sanches e Aouar, per cercare di aprire la difesa moldava in modo tale da approfittare degli inserimeti senza palla di Lukaku e Belotti.

ZALEWSKI-APOSTOLAKIS -  La Roma attacca soprattutto da sinistra, con il talento giallorosso che punta e salta regolarmente il terzino avversario, che tende a stringere troppo e fatica a contenere l'italopolacco. Da lì, la Roma costruisce entrambi i gol del primo tempo e, infatti, la gara di Apostolakis dura 35 minuti prima di essere sostituito. 

RIPRESA - El Shaarawy prende il posto di un acciaccato Aouar e gioca in posizioe più avanzata rispetto al francese, una sorta di trequartista alle spalle di Belotti e Lukaku. I compiti difensivi rimangono però gli stessi: pressare Talal quando i modavi provano a costruire. Quando Llorente lascia il campo, invece, è addirituttura Bove a retrocedere mentre Karsdorp e Celik si scambiano la posizione, forse per far riposare un pochino l'olnadese. La difesa viene così composta da Karsdorp, Cristante e Bove, un unicum. L'obiettivo, a questo punto, diventa gestire la gara spendendo meno risorse possibili e la Roma lo fa senza problemi, trovando anche il terzo gol, nel finale, con Pisilli.


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Venerdì 29 novembre
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