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Roma-Slavia Praga 2-0 - Scacco Matto - Come gli avversari si sono consegnati ai giallorossi

di Alessandro Carducci

LE SCELTE - José Mourinho butta nella mischia Llorente dal primo minuto, con la conseguenza di rispostare Cristante a centrocampo. L'ex Atalanta si posiziona in cabina di regia, con Aouar e Bove ai suoi lati. El Shaarawy vince il ballottaggio con Belotti e gioca a supporto di Lukaku.
Trpišovský risponde con un 3-4-2-1 tenendo fuori una prima punta vera e propria, preferendo puntare su un tridente che non dia punti di riferimento alla Roma. Van Buren gioca così da falsa prima punta, con Masopust e Schranz a fornire supporto.

PRESSING - L'idea dei giallorossi è di pressare fin da subito lo Slavia Praga: il motivo - come spiegato dallo stesso Mourinho a fine gara - risiede nella qualità dei calciatori avversari con la palla. Lo Special One non vuole lasciarli giocare, ancor di più con l'esclusione dal primo minuto, da parte della squadra ceca, della prima punta Chytil, giocatore fisico bravo ad addomesticare i palloni lunghi. Non potendo lanciare lungo, la squadra ospite deve cercare di uscire palla al piede e il pressing della Roma non glielo consente. Proprio il pressing effettuato dai capitolini consente a El Shaarawy di recuperare palla dopo meno di un minuto di gioco, con Bove che trova un gol bellissimo che spiana la strada ai giallorossi.

BOVE - Al di là del gran gol, occorre sottolineare la prestazione del giocatore. Mourinho l'ha schierato sul centrosinistra mentre, di solito, gioca sul centrodestra. La mossa dello Special One è quella di bloccare Zafeiris, il calciatore più talentuoso dello Slavia Praga e Bove riesce nel compito, facendosi sentire con molta forza nella fase di pressing.

LA CONTROMOSSA - Al 17' la Roma conquista un altro pallone, arriva in zona offensiva con El Shaarawy che si libera troppo facilmente di Holos mentre Ogbu non riesce ad arginare la potenza di Lukaku, che spacca la porta e segna il 2-0. Trpišovský prova a risistemare la squadra e passa alla difesa a una sorta di 4-4-2, avvicinando Schranz e van Buren in avanti.

RIPRESA - Nel secondo tempo, la Roma rallenta il ritmo, butta Paredes in campo e abbassa i giri del motore, mettendosi in modalità di gestione del risultato, cosa che la squadra di Mourinho sa fare molto bene, correndo pochissimi pericoli.

DIFFERENZA DI CATEGORIA - Banalmente, lo Slavia Praga ha mostrato un gap di qualità, esperienza, blasone e conoscenza del calcio ad alti livelli. L'errore di non avere una punta di riferimento ha condizionato parte della gara della squadra ospite che, a causa della qualità non eccelsa dei calciatori, non è riuscita a far scorrere fluidamente la palla, non potendo nemmeno fare affidamento ai lanci lunghi e consegnandosi, quindi, alla Roma.


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