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Roma-Spezia 4-3 - Scacco Matto - Squadra alta e corta, la mossa di Fonseca per costruire dal basso e l'attacco da sinistra

di Alessandro Carducci

La Roma ottiene una vittoria fondamentale contro lo Spezia, vincendo 4-3 con la doppietta di Borja Mayorale e i gol di Karsdorp e Pellegrini.

LE SCELTE - Privo di molti big, Fonseca mette in campo una formazione quasi obbligata con Kumbulla, Smalling e Ibanez sulla linea difensiva. Karsdorp e Spinazzola agiscono ai lati, Veretout e Villar in mezzo.
Lo Spezia risponde con il consueto 4-3-3 con Dell'Orco, Terzi, Chabot e Marchizza. Agoumé si posiziona in cabina di regia, supportato da Estevez e Maggiore. Piccoli guida l'attacco ligure, con Gyasi a destra e Farias a sinistra.

L'IDEA DELLA ROMA - Fonseca abbassa molto Villar in fase di costruzione per sfuggire allo stretto controllo di Estevez, che Italiano vuole in continua aggressione sullo spagnolo.
I capitolini inizialmente costruiscono quasi con un 4-1-4-1, con Villar bass sul centrosinistra, Smalling sul centrodestra, Kumbulla largo a destra e Ibanez a sinistra. Veretout davanti alla difesa e Karsdorp e Spinazzola sulla linea di Pellegrini e Perez. Villar è bravo a smarcarsi ed agire nello stretto con la massima tranquillità e lucidità. I giallorossi possono poi allargarsi sulle fasce oppure cercare l'uomo libero tra le linee, come accade proprio nei primi minuti: Villar trova una linea di passaggio libera per Perez, libero nel corridoio destro. Lo spagnolo riceve e serve subito Karsdorp, il cui cross viene deviato in corner ma in due passaggi la Roma arriva facilmente sul fondo.
Sarà, tra l'altro, una delle poche discese dell'olandese nel primo tempo perché i giallorossi preferiscono attaccare dalla fascia sinistra, con Spinazzola in strabordante e mai tenuto da Dell'Orco. Quest'ultimo gioca più alto rispetto a Marchizza e la Roma sfrutta lo spazio lasciato libero dal terzino ospite con Pellegrini, bravo ad attaccare proprio alle spalle Dell'Orco e mettendo in seria difficoltà Terzi. Il numero 7 giallorosso è molto abile, inoltre, a farsi trovare libero tra le linee e fa molto male alla difesa ligure.

SPEZIA - I liguri provano a riproporre lo stesso spartito della Coppa Italia, quando le due mezzali erano andate in aggressione ai due centrocampisti centrali. Estevez si scaglia contro Villar, Maggiore invece va su Veretout. Gli ospiti tengono il baricentro alto cercando di fare densità in mezzo al campo. In fase di costruzione, il terzino destro Dell'Orco si alza parecchio con il laterale sinistro, Marchizza, che rimane più basso formando quasi una linea a tre nella fase iniziale della manovra. Lo Spezia cerca un continuo giropalla per attirare la Roma e allungarla ma i giallorossi sono bravi a rimanere alti ma compatti, senza cadere nel trappolone di Italiano, difendendo con un 5-3-2 con Perez sulla stessa linea di Borja Mayoral mentre Pellegrini rimane più basso. Nella seconda metà del primo tempo, Fonseca spedisce Villar in pressing su Agoume.

I GOL - Nella ripresa, la Roma alza subito il baricentro e, in fase difensiva, si schiera con un 5-2-3, con Villar e Veretout in linea e Pellegrini che si alza insieme a Perez e Borja Mayoral. Quest'ultimo si stacca sempre dalla marcatura dei centrali e si costruisce totalmente il secondo gol, cercando la collaborazione di Veretout (ottimo il suo secondo tempo), difendendo bene il pallone e concludendo in rete con precisione. Borja Mayoral entra anche in occasione del terzo gol, liberando nello spazio Spinazzola con un pregevole colpo di tacco. L'esterno giallorosso è poi bravo a servire Karsdorp che trova il terzo gol. Ancora Spinazzola, tornato fisicamente a un livello molto buono, propizia il terzo gol con Bruno Peres bravissimo ad addomesticare la palla e a rimanere lucido e tranquillo, cosa che invece spesso non era riuscita a Carles Perez. Da sottolineare la prova di Borja Mayoral, molto bravo a staccarsi dalla marcatura e venire incontro e abile, questa volta, a concretizzare sotto rete le occasioni. Partecipa tantissimo alla manovra, come al solito, e riesce a essere cinico, cosa in cui deve migliorare per il prosieguo della sua carriera. 


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