Roma-Torino 0-2 - Scacco Matto - Poca cattiveria e pochissima precisione, squadre molto lunghe e la voragine non sfruttata
La Roma cade in casa contro il Torino che, con una doppietta di Belotti, stende i giallorossi.
LE SCELTE - Nessuna sorpresa per Paulo Fonseca, che ripropone Florenzi titolare con Kolarov ad occupare la fascia sinistra. Mancini e Smalling confermati in difesa, così come la coppia Diawara-Veretout a centrocampo. Dzeko guida l'attacco mentre i tre a supporto sono Zaniolo, Pellegrini e Perotti.
Nessuna novità nemmeno in casa Toro: De Silvestri sostituisce il febbricitante Laxalt, che avrebbe dovuto sostituire lo squalificato Ansaldi. Rincon e Lukic agiscono in mezzo al campo mentre Verdi e Berenguer devono dare qualità alla manovra. Belotti ha il compito di far salire la squadra e di essere il primo pressatore sul portatore palla avversario.
PRESSING - La Roma prova a fare la partita con il Torino che, come di consueto, alza il baricentro andando a disturbare la costruzione della manovra.
Molto intelligentemente, Perotti si abbassa molto per offrire una linea di passaggio libera, arrivando addirittura al limite della propria area di rigore.
Se invece i capitolini decidono di lanciare lungo per Dzeko, allora Nkoulou si stacca dalla linea difensiva per aggredire subito il centravanti bosniaco.
FASCIA DESTRA - Fonseca tenta di sfondare dalla parte di Zaniolo, il cui strapotere atletico viene arginato solo da una prestazione attenta di Aina e Djidji e forse da quella parte avrebbe potuto agire maggiormente Pellegrini, come fatto con successo altre volte in passato. Il Torino, invece, sempre su quel lato posiziona Berenguer con Belotti che spesso va a dare fastidio, oltre a uno tra Rincon e Aina a supporto. Florenzi se la cava come può mentre Mancini soffre in marcatura Belotti.
RIPRESA - Nel secondo tempo, i giallorossi continuano a premere, sfruttando anche la fascia sinistra con Perotti che viene incontro per ricevere il pallone, liberando così lo spazio per Kolarov. Pellegrini si muove bene per tutto il fronte offensivo ma, diversamente dal solito, sbaglia l'ultima mossa, quella che di solito è il suo punto di forza: il tiro, il passaggio, la scelta di gioco, qualunque essa sia non è efficace nell'ultima decisione da prendere e la Roma ha bisogno del miglior Pellegrini per rendere al meglio.
SQUADRE LUNGHE - Il Torino ha fatto un'ottima gara ma non perfetta, nemmeno lontanamente. La Roma è stata spesso lunga ma, paradossalmente, i granata ancora di più, lasciando delle voragini tra difesa e centrocampo che i giallorossi hanno delittuosamente evitato di sfruttare, sempre a causa di un atteggiamento poco determinato, a causa della mancanza di cattiveria che avrebbe consentito alla Roma di vincere il match.