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Scacco Matto - Astra Giurgiu-Roma 0-0, monologo giallorosso ben gradito ai rumeni

di Gabriele Chiocchio
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Gabriele Chiocchio

Si chiude con uno 0-0 la fase a gironi di Europa League della Roma, già qualificata ai sedicesimi di finale come prima del girone.

LE SCELTE - Ampie rotazioni per Spalletti, che mette in campo addirittura sette giocatori di peide mancino. Davanti ad Alisson ci sono Bruno Peres, Thomas Vermaelen, Juan Jesus e Mostapha Seck. Kevin Strootman fa il regista con Gerson da un lato ed Emerson Palmieri dall’altro, Francesco Totti è il centravanti con Juan Manuel Iturbe e Stephan El Shaarawy ai lati. 4-4-2 per Șumudică, che mette in campo Denis Alibec e Constantin Budescu.

MONOLOGO - Delle due squadre è ovviamente l’Astra Giurgiu quella che ha bisogno di punti: i rumeni però lasciano totalmente le operazioni in mano alla Roma, attendendo eventuali errori di palleggio dei giallorossi senza forzare la mano e risultando timidi addirittura nelle ripartenze, condotte sempre sul lato destro e con pochissimi uomini. I giallorossi palleggiano con grande facilità, ma il ritmo inizialmente troppo basso porta ad alcuni errori di imprecisione, anche considerando naturali alcune non connessioni non efficaci a causa delle tante novità di formazione.

VARIAZIONI SUL TEMA - Neanche il cambio di punteggio a Plzen, con l’Austria avanti e l’Astra potenzialmente fuori, cambia il tema della partita. Ci pensa quindi Spalletti, che passa al 3-4-3, prima con Emerson Palmieri esterno di centrocampo, poi come terzo difensore centrale, poi di nuovo in mediana.

SUONA LA SVEGLIA, ANZI NO - I primi cambi li fa Spalletti, richiamando Strootman ed El Shaarawy e inserendo Radja Nainggolan ed Edin Džeko; a 20’ dalla fine anche Șumudică suona la sveglia dei suoi, inserendo una punta, Daniel Florea, per un difensore, Fabricio, ma è da Plzen che arriva la buona notizia col pareggio di Ďuriš che restituisce il biglietto per gli ottavi all’Astra. Si riprende quindi col copione recitato in precedenza e ancora Ďuriš porta buone notizie. Nel finale entra anche Boubacar Mansaly, mediano, per evitare brutte sorprese (che comunque non costerebbero il passaggio del turno), prima degli ingressi di Marchizza e Niculae, ma il risultato non cambierebbe nemmeno giocando altri 90 minuti. Finisce 0-0 una partita davvero povera di spunti.


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