Scacco Matto - Roma-Fiorentina 0-2
La doppietta di Gomez decide la gara dei quarti di finale di Coppa Italia e manda fuori dalla competizione una Roma che ha confermato tutti i suoi difetti dell'ultimo periodo.
Il 3-5-2 proposto da Montella ha come caratteristica principale la posizione molto esterna dei due laterali, che hanno funzioni diverse: Pasqual opera spesso cross anticipati, mentre Joaquin sfida più spesso nell’uno contro uno Cole per andare dentro. L’inglese inizialmente non prende bene le misure al suo avversario, poi trova la posizione corretta per fermarlo, permettendosi anche qualche sortita offensiva. I viola, viste le difficoltà palesate dalla Roma nell’ultimo periodo, fanno ricorso anche al lancio lungo di Pizarro; sul cileno c’è spesso Ljajic che impedisce agli ospiti di approfondire più di tanto questa situazione di gioco. Il serbo è infatti spesso posizionato come trequartista alle spalle di Totti e di Florenzi, che stringono e allargano la loro posizione. I maggiori pericoli la squadra di Garcia li porta da destra, quando riesce a combinare e mandare al cross Maicon, ma l’assenza di attaccanti impedisce di provare conclusioni da dentro l’area per una Roma comunque ordinata e organizzata più del recente passato.
Ordine e organizzazione della Roma spariscono però nella ripresa, quando è la stessa Roma a iniziare a ritmi più alti innescando una reazione a catena che porta gli spazi ad ampliarsi e i viola a salire di conseguenza di tono, essendo più pronti a coprirli dei loro avversari. La soluzione sarebbe migliorare il possesso di palla e Garcia inserisce Pjanic, che dovrebbe aumentare la qualità di una squadra che già schiera Keita, Totti e Ljajic. Niente di tutto questo accade: proprio in coincidenza con l’innesto del bosniaco, la Fiorentina si alza sul campo e si fa sempre più pericolosa, mentre la Roma continua a non entrare in area di rigore e, ripetutamente sollecitata, paga gli errori individuali, come quello di Manolas che permette a Gomez di segnare il suo primo gol sul cross di Pasqual. I giallorossi passano al 4-2-3-1 prima e tornano al 4-3-3 con l’ingresso di Ibarbo poi, tuttavia il colombiano non migliora la fase offensiva ma la banalizza ulteriormente, con lanci lunghi a suo indirizzo che non impensieriscono la difesa avversaria. L’ingresso di Verde è l’autentica mossa della disperazione per una Roma che, sbilanciata in avanti, subisce il 2-0 ancora con l’asse Pasqual-Gomez. Nulla è cambiato rispetto alle ultime gare per una Roma che adesso comincia a pagare pesantemente pegno.