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Scacco Matto - Roma-Milan 1-1

di Gabriele Chiocchio

Recuperati Nainggolan e Pjanic dopo la squalifica, Garcia riporta Florenzi sulla linea difensiva e Iago Falque su quella degli attaccanti, completata da Gervinho e dal confermato Sadiq. Il Milan si presenta all’Olimpico con il suo 4-4-2, con Bonaventura e Honda sugli out e Bacca e Luiz Adriano davanti.

Entrambi gli allenatori sono in bilico e il rischio è quello di una partita della paura, ma la Roma osa e parte fortissimo, aggredendo alti e giocando il pallone in verticale: dopo appena 20 secondi Sadiq può calciare e dopo 4 minuti i giallorossi sono già in vantaggio con Rüdiger, abile a sfruttare l’assist su punizione di Miralem Pjanic, e che ha anche l'occasione di raddoppiare su calcio d'angolo, cogliendo però la traversa. La partita si mette quindi nei binari congeniali alla Roma, che può sfruttare gli spazi, generati dagli attacchi del Milan. I rossoneri sfruttano essenzialmente le due fasce, con gli esterni di centrocampo, Bonaventura e Honda, disposti a piede invertito - seppur l’ex atalantino cerchi ripetutamente il fondo puntando Florenzi - e i terzini, Abate e De Sciglio, pronti a sovrapporsi, accompagnati da un centrocampo che sale lasciando campo alle sue spalle. I due giocatori più naturalmente portati alle ripartenze sono ovviamente Gervinho e Sadiq: il classe 1997 in particolare ha una forte presenza in campo, ma dimostra anche di non saper - più che fisiologicamente - gestirla in un contesto di Serie A, finendo in fuorigioco tre volte nel giro di cinque minuti e fermandosi a volte sulle ginocchia per gli sforzi accumulati. Garcia inizialmente alterna i suoi due velocisti tra la posizione centrale e quella sinistra come accaduto a Verona, poi sistema i suoi con un 4-4-2 con Pjanic al fianco dell’ivoriano per coprire con più ordine e per aspettare anche con insistenza per provare a ripartire, permettendo però al Milan di rimanere in partita anziché attaccare un avversario che dopo il vantaggio poteva capitolare.

Nel secondo tempo non c’è più Manolas ma Castan e i rossoneri passano subito, con un colpo di testa di Kucka che sale su Florenzi, non protetto da un adeguato meccanismo difensivo: viste le caratteristiche fisiche del numero 24 è auspicabile, per chi attacca, provare a sfruttare il mismatch e la squadra di Mihajlovic ci è riuscita perfettamente, lasciando libero lo slovacco a causa del movimento di Castan verso Bonaventura. Il pari del Milan manda totalmente nel pallone la Roma, che comincia a sbagliare individualmente e a disporsi lunga e larga sul campo, lasciando spazio specialmente tra le linee: Mihajlovic se ne accorge e prova a sfruttarlo inserendo Boateng per Luiz Adriano e passando a un 4-3-2-1 con Bonaventura e l’ex Schalke alle spalle di Bacca e Honda sempre deputato a dare ampiezza a destra. Il primo cambio di Garcia è invece la sostituzione di Iago Falque con Salah, per aumentare le possibilità di ripartenza, ma finendo per allungare ulteriormente la squadra e a negarle equilibrio, visto che l’egiziano non era al meglio fisicamente, Gervinho era in campo dall’inizio così come Sadiq, decisamente in difficoltà dal punto di vista fisico non da pochi minuti. Proprio l’ex Spezia lascia spazio al ritorno in campo di Francesco Totti, fisiologicamente poco efficace nel ricucire una squadra che, come spesso accade, finisce per spezzarsi in due, lasciando spazio alle transizioni del Milan che grazia i giallorossi, salvati dalla traversa e da Kucka, permettendo loro di uscire con l’1-1. Il risultato resta dunque la notizia migliore per una squadra che ha comunque creato poco e che ha perso totalmente la concentrazione dopo il gol subìto. I guai tattici passano in secondo piano, se è la testa a mancare.


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