Scacco Matto - Roma-Milan 1-1, caro vecchio 4-3-3
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Gabriele Chiocchio
Finisce pari lo scontro diretto per la Champions League tra Roma e Milan: a Piątek risponde Zaniolo.
LE SCELTE - Le assenze per squalifica di Bryan Cristante e Steven Nzonzi obbligano Eusebio Di Francesco a rimettere in campo Daniele De Rossi dal primo minuto a oltre tre mesi dall’ultima volta; con lui a centrocampo c’è Lorenzo Pellegrini, davanti a una linea difensiva composta da Rick Karsdorp, Konstantinos Manōlas, Federico Fazio e Aleksandar Kolarov a proteggere Robin Olsen. Patrik Schick, Nicolò Zaniolo e Alessandro Florenzi sono i tre uomini offensivi che attorniano Džeko. Dall’altra parte, il tridente del 4-3-3 di Gennaro Gattuso è composto da Suso, Krzysztof Piątek e Hakan Çalhanoğlu.
IL RITORNO DEL 4-3-3 - In realtà, i giallorossi si schierano con un centrocampo a 3, con De Rossi mediano e Pellegrini e Zaniolo mezzali. Lo schieramento permette di portare un pressing leggermente più organico rispetto alle ultime uscite - seppur difficilmente frutto di compiti di squadra - e, teoricamente, di provare a sfruttare i mezzi spazi, se si riesce a superare le mezzali opposte. Della fase offensiva, però, ritornano quasi solo i vecchi difetti: il Milan incanala con grande facilità il gioco della Roma sugli esterni, costringendo laterali e terzini a sfornare traversoni - spesso anche male eseguiti - che non portano pericoli; arrivano comunque 10 tiri di cui 6 nello specchio, diversi dei quali da fuori o deboli, fatta salva l’occasione in cui Schick e Džeko impegnano due volte Donnarumma. In fase difensiva, le mezzali hanno la possibilità di coprire le avanzate dei terzini, ma poi devono fare il loro a livello individuale: un errore di Pellegrini in palleggio apre la strada a Lucas Paquetá, una sbavatura in marcatura di Fazio permette a Piatek di insaccare lo 0-1 con cui si chiude il primo tempo.
SIAMO NOI - In apertura Zaniolo fa 1-1 e da lì inizia una partita in cui entrambe le squadre fanno vedere perfettamente le loro caratteristiche. Il Milan, da lì, si ripiega, cercando quasi solo esclusivamente la profondità di Piatek, mentre la Roma accerchia i rossoneri, tenendo altissima la linea difensiva - ma, stavolta, concedendo meno palle scoperte per attaccarla - e continuando a sfruttare le fasce: arriva anche un palo con Pellegrini, che si inserisce bene su un cross da sinistr Per rinforzare gli out, Di Francesco richiama Florenzi e inserisce Stephan El Shaarawy, almeno teoricamente più utile a livello offensivo, e nel finale manda dentro anche Justin Kluivert per Schick; dall’altra parte Gattuso mantiene il suo assetto con Samu Castillejo per Paqueta e Laxalt per Suso. Nel finale un ottimo Karsdorp lascia il posto a Santon, ma nulla più cambia.