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Scacco Matto - Roma-Palermo 5-0, giallorossi flessibili, rosanero spezzati

di Gabriele Chiocchio

La Roma nel segno del 5: 5 gol e quinta vittoria consecutiva contro il malcapitato Palermo, nonostante tutti i guai extracampo delle ultime ore.

LE SCELTE - Per questa partita, Spalletti rinuncia sia a El Shaarawy che a Perotti e schiera i suoi con un 4-3-1-2, con Florenzi intermedio e Pjanic alle spalle di Dzeko e Salah. Atteggiamento difensivo per il Palermo, che si presenta con un 5-3-2 con Vazquez e Gilardino di punta.

LA PARTITA - I giallorossi sono ovviamente i padroni del pallone, ma nella prima parte di gara sbattono contro il muro proposto da Iachini. I giallorossi fanno gioco posizionale e in più di un’occasione finiscono per schiacciarsi sulla linea difensiva avversaria, non trovando spazio per penetrare. La posizione di Pjanic, però, è una piacevole novità: il bosniaco recupera tre palloni nel primo quarto d’ora di gioco e, libero da compiti di interdizione, ha più libertà di giocare il pallone, pur non resistendo a volte alla tentazione di retrocedere per andarselo a prendere. La situazione cambia grazie alla fluidità del modulo dei giallorossi: con Florenzi a sinistra, lo schieramento diventa un 4-2-3-1 che permette di sfruttare l’ampiezza del campo, e di allargare la difesa rosanero. I centrali ospiti sono spesso in difficoltà sui traversoni, sbagliando spesso posizionamento e addirittura giocate in più di un caso. In un’occasione Dzeko incredibilmente perdona Alastra mandando fuori un pallone più facile da insaccare rispetto al contrario, nella seconda riesce a timbrare sfruttando un errore di Struna: anche sui traversoni successivi gli attaccanti giocano sul possibile errore avversario piuttosto che sulla lotta fisica. Nel secondo tempo i giallorossi tornano al 4-3-1-2, ma non c’è certo bisogno del cambio di modulo per arrotondare il punteggio: è un calcio d’angolo a chiudere di fatto il match, permettendo poi ai giallorossi anche di mostrare ottime cose in verticale, come il pallone di Dzeko per Salah in occasione del gol del 3-0. 

I CAMBI - Quasi un contorno le sostituzioni, ma due di esse hanno un interessante valore specifico: al posto di Pjanic entra infatti Iago Falque, che dunque Spalletti inserisce nel ruolo di trequartista, e soprattutto torna in campo Kevin Strootman al posto di Maicon. 392 giorni dopo l’ultima volta, l’olandese torna a calcare il campo in una partita ufficiale e gioca per circa 14 minuti. L’ultimo cambio giallorosso è quello che vede Perotti entrare al posto di Salah: l’ex Genoa fa anche in tempo a servire un assist a Edin Dzeko, che sigla la doppietta e che potrebbe beneficiare non poco della presenza del numero 8 al suo fianco.

LA CHIAVE - Difficile parlare di una chiave precisa, con un Palermo così deficitario in difesa. L’elasticità dello schieramento tattico di Spalletti ha avuto un peso, ma è stato di fatto il rendimento spurio delle due squadre a determinare il risultato.

 


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