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Scacco Matto - Roma-Sampdoria 4-0, Nainggolan apre e dietro non si passa

di Gabriele Chiocchio
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Gabriele Chiocchio

Poker alla Sampdoria e la Roma va avanti in Coppa Italia: ai quarti, il prossimo 1° febbraio, ci sarà il Cesena allo Stadio Olimpico

LE SCELTE - Cambia qualche elemento, non il modulo scelto da Spalletti che conferma l’assetto che ha portato 6 punti tra Genova e Udine. Davanti al portiere di coppa Alisson Becker, i tre di difesa sono Antonio Rüdiger, Federico Fazio e Juan Jesus; Bruno Peres e Mario Rui (all’esordio ufficiale in giallorosso) occupano le due corsie ai lati di Daniele De Rossi e Leandro Paredes, mentre l’attacco è confermato con Radja Nainggolan e Stephan El Shaarawy alle spalle di Edin Džeko. Giampaolo schiera invece il suo consueto 4-3-1-2 con Bruno Fernandes alle spalle di Ante Budimir e Luis Muriel.

GLI INCASTRI - 3-4-2-1 contro 4-3-1-2 significa, di fatto, parità numerica nel settore difensivo giallorosso, in cui Bruno Fernandes ha possibilità di agire tra le linee sulle seconde palle conquistate da Budimir con la sua fisicità: il giallorosso più in difficoltà nella prima parte di gara è Federico Fazio, che non controlla la velocità di Muriel (che ha invece più difficoltà contro Rüdiger) e che non esce sull’ex trequartista della Sampdoria. Con tanta densità al centro, l’uscita della Roma è chiaramente sulle fasce laterali, ma la connessione col centro è affidata spesso ai cross.

SINGOLI PER SCELTA - Il sistema della Roma 2.0 di questa stagione, se da una parte conferisce più solidità, dall’altra, specie in assenza di un collante di qualità tra le linee o di un grimaldello come Salah, ovviamente costa qualcosa in termini di efficacia offensiva. Col passare dei minuti i giallorossi si fanno presenti con più uomini nella trequarti offensivi, cercando come detto di aprire le maglie della difesa in ampiezza, ma è una giocata di Radja Nainggolan a sbloccare la partita, come lo stesso Nainggolan ha sbloccato con una giocata le gare contro Milan e Udinese. Una scelta, quella di affidarsi al talento dei giocatori offensivi, che finora ha pagato in termini di punti, ma la cui efficacia a lungo termine è sempre da verificare.

HAI CHIUSO IL CANCELLO? - Il 2-0 in apertura di ripresa di Edin Džeko in realtà non chiude la partita: contro ogni normalità la gara invece si vivacizza, con le squadre che si allungano e un andamento a corrente alternata. Tant’è che Budimir spreca la chance del 2-1 e che El Shaarawy dall’altra parte concretizza quella del 3-0, spegnendo di fatto ogni velleità di rimonta dei blucerchiati prima ancora dell’inizio delle sostituzioni.

OCCHI AL FUTURO - Sostituzioni che Luciano Spalletti opera esclusivamente in virtù della gara contro il Cagliari di domenica prossima: Džeko, senza un sostituto in rosa, lascia spazio a Francesco Totti godendosi mezz’ora di riposo, mentre El Shaarawy viene rilevato da Diego Perotti, al rientro dall’infortunio e bisognoso di minuti da mettere nelle gambe. Cambi ruolo per ruolo anche dall’altra parte, con Patrick Schick e Denis Praet che prendono il posto di Budimir e Linetty, prima delle ultime due sostituzioni con gli ingressi di Pavlovic per Dodô e di Emerson Palmieri per Mario Rui, ovviamente privo dei 90 minuti nelle gambe. Tanta accademia e ancora spazio per lo spettacolo, con un altro assist di Perotti per un altro inserimento di Nainggolan: un piccolo saggio di quanto con un po’ di qualità in più ci si avvicinerebbe a portarsi ad alti livelli sia davanti, che dietro.


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