Scacco Matto - Roma-Sassuolo 2-2
Finisce 2-2 tra Roma e Sassuolo, con i giallorossi bloccati ancora una volta dalla squadra di Di Francesco, al terzo pareggio in trasferta in tre tentativi all’Olimpico.
Scelte conservative di Garcia, che ruota gli uomini a sua disposizione: dentro Maicon e Torosidis sulle fasce, Totti e Iturbe davanti, col rientro di Pjanic che ricostituisce la mediana titolare con De Rossi e Nainggolan. Di Francesco invece lascia in panchina Sansone per buttare nella mischia Politano, unico cambio rispetto alla formazione-tipo al netto della squalifica di Vrsaljko (rilevato da Gazzola) e il fresco rientro di Berardi, che va in panchina. È la Roma che fa la partita, ma palesando la solita, atavica mancanza di ritmo: il lento possesso e i pochi movimenti senza palla dei padroni di casa permettono agli ospiti di fare densità, lasciando Defrel e Floro Flores a porre minaccia a un blocco troppo lungo e a una difesa quindi troppo poco protetta dalla minaccia di una transizione avversaria. E proprio da una transizione arriva il gol del vantaggio di Defrel, che sfonda nella zona tra Torosidis e Rüdiger: al di là delle prestazioni individuali dei due, tutt’altro che scintillanti, la scelta di comporre metà difesa con due giocatori di piede opposto rispetto a quello necessario nella loro posizione probabilmente non è stata felice ed è stata immediatamente sfruttata da Di Francesco, che proprio da quel lato ha fatto creare ai suoi le maggiori difficoltà per la Roma. Il gol non cambia il copione della gara e anzi permette al Sassuolo di continuare a perseguire il suo piano-partita, il ritmo non si alza e i meccanismi restano inceppati: da un lato Iturbe continua a non canalizzare i suoi pur ingenti sforzi fisici, dall’altro Salah ha diverse chance di andare dentro ma non è preciso e Totti svuota, come da istruzioni, il settore centrale, rendendo vani i tentativi di cross di Maicon. Come spesso accade, è un episodio a dare una mano alla Roma: l’errore di Consigli e il gol di Totti risvegliano i giallorossi, che mettono intensità (dettata dall'entusiasmo) nei minuti successivi e vanno più volte vicini al raddoppio. Il motore va però presto fuori giri, la Roma si disordina, il Sassuolo resta lucido e in due tocchi, approfittando di una palla scoperta e di maglie troppo larghe centralmente, Politano fa 2-1. risultato su cui si conclude il primo tempo anche grazie all’errore di Defrel allo scadere.
Ma ancora un episodio rimette in carreggiata i padroni di casa: Salah tira fuori un coniglio dal cilindro e con un colpo rimette la gara in parità. I giallorossi insistono, ma senza un riferimento davanti e con De Rossi e Nainggolan frenati dalle scorie della gara di mercoledì la Roma fatica a creare trame. Dalla panchina non arrivano correttivi efficaci: si cerca solamente ampiezza con gli ingressi di Iago Falque per Iturbe e Florenzi per Maicon, che fanno aumentare il numero di cross ancora senza qualcuno che possa riceverli. Cambia poco anche il Sassuolo: Biondini fa rifiatare Duncan e Sansone prende il posto di Floro Flores per mantenere la minaccia offensiva. I neroverde sembrano avere più energie soprattutto a livello mentale, quando in possesso del pallone riescono a creare combinazioni pericolose e solo l’assistente nega a Sansone il gol ammazza-partita. I giallorossi per il finale inseriscono anche Dzeko, ma è il bosniaco che deve venirsi a prendere il pallone e non riceverlo almeno nei pressi dell’area di rigore, anche perché i pochi lanci provati sono tutti imprecisi. La Roma ricade dunque nei suoi errori e nelle sue mancanze, lasciando per strada altri due punti a causa di una prova collettiva insufficiente.