Scacco Matto - Roma-Sassuolo 3-1, con verticalità e diagonalità Di Francesco batte De Zerbi
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Gabriele Chiocchio
Con i gol di Perotti, Schick, Zaniolo e Babacar, la Roma batte il Sassuolo per 3-1.
LE SCELTE - Sempre ridotte le scelte di Eusebio Di Francesco, che però recupera a pieno titolo Diego Perotti, schierato a sinistra nei trequartisti con Cengiz Ünder e Nicolò Zaniolo, alle Spalle di Patrik Schick; confermata invece la squadra dalla cintola in giù, con Alessandro Florenzi, Konstantinos Manōlas, Federico Fazio e Aleksandar Kolarov davanti a Robin Olsen e Steven Nzonzi e Bryan Cristante in mediana. Domenico Berardi, Khouma el Babacar ed Enrico Brignola compongono la linea offensiva del 4-3-3 di Roberto De Zerbi.
A CASA DI DIFRA - Dai primissimi minuti la Roma cerca insistentemente la giocata in profondità, anche lanciando lungo dal lato, specialmente quello destro, al centro. Verticalità e diagonalità mettono in crisi la difesa di De Zerbi, salvata in due casi dall’assistente (che sbandiera male) e punita due volte da Schick, che prima conquista il rigore dell’1-0 e poi realizza il 2-0, puntando sempre la porta senza palla, con la collaborazione della catena di sinistra ospite e in particolare di Cristian Dell’Orco, che esce sì, ma con i tempi sbagliati permettendo alle verticalizzazioni da destra di partire.
SEMPRE LÌ - Una fascia che continua a creare problemi al Sassuolo anche nel secondo tempo, quando è Zaniolo a ripartire da quel lato, mettere a sedere Ferrari e segnare il gol del definitivo 3-0. Una via di fuga sicura che, con merito, la Roma è riuscita a sfruttare appieno.
UNO CI PROVA, L’ALTRO GESTISCE - De Zerbi aveva già inserito Pol Lirola per Mauricio Lemos e Federico Di Francesco per Filip Djuricic, squilibrando tantissimo la squadra: basti pensare che il figlio del tecnico giallorosso gioca mezzala per qualche minuto; precisamente fino al 3-0, quando Enrico Brignola lascia il campo per Manuel Locatelli, con giocatori più adatti al 4-3-3 in campo, seppur ormai a tempo scaduto. Dall’altra parte, si pensa al (pur vicino) futuro: entrano Javier Pastore, da riatletizzare e a cui restituire fiducia, al posto di Zaniolo, Justin Kluivert al posto di Diego Perotti, che non ha i 90’ nelle gambe, e Edin Džeko che deve mettere benzina nelle gambe, al posto di Patrik Schick. Nel finale, Babacar segna il gol del 3-1 approfittando di una giocata in verticale.