Scacco Matto - Sampdoria-Roma 1-1, fosforo dalla panchina e i giallorossi salvano un punto
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Gabriele Chiocchio
Ancora un pari per la Roma, che acciuffa il risultato nel finale con un colpo di testa di Edin Džeko, che risponde al vantaggio di casa firmato da Fabio Quagliarella su calcio di rigore.
LE SCELTE - Problemi fisici e questioni di mercato intervengono nelle scelte di Di Francesco, che punta ancora sul reparto difensivo titolare con Alisson in porta e Alessandro Florenzi, Konstantinos Manōlas, Federico Fazio e Aleksandar Kolarov davanti a lui. Daniele De Rossi è ancora out e Kevin Strootman va ancora in mediana, con Lorenzo Pellegrini e Radja Nainggolan ai suoi fianchi. Nonostante tutto, Edin Džeko è ancora il riferimento offensivo, con ai lati Cengiz Ünder e Grégoire Defrel. Fabio Quagliarella e Duván Zapata agiscono davanti a Gastón Ramírez nel 4-3-1-2 di Marco Giampaolo.
MODULI DI ESSERE - I due sistemi di gioco suggeriscono chiaramente le zone dove il gioco andrà a svilupparsi: centro per l’una, fasce per l’altra, con la differenza che i blucerchiati hanno qualità nella zona nevralgica, i giallorossi devono lavorare con le catene. Catene che perdono rapidamente amalgama dopo un discreto inizio con un pressing efficace, che però non viene convertito nell’ultimo terzo di campo, nonostante la relativa libertà di movimento di cui gli attaccanti della Roma possono godere, con i difensori di casa più attenti a coprire lo spazio che ad aggredire i propri avversari. Dall’altra parte, la via per arrivare verso la porta di Alisson è presto trovata, nello spazio Florenzi e Manōlas, attaccato con puntualità sulle verticalizzazioni che possono arrivare da più di un centrocampista, visti i piedi di cui dispongono. La velocità con cui attaccare direttamente i pali è l’arma principale di Giampaolo, con cui la Roma però fa bene i conti grazie all’aggressione e a una difesa alta, con la velocità del greco ultimo baluardo a cui aggrapparsi. Come spesso accade, è un errore individuale però a penalizzare i giallorossi, stavolta commesso da un elemento di esperienza come Kolarov che porta Quagliarella a realizzare il rigore dell’1-0.
CURA DI FOSFORO - Nel secondo tempo Quagliarella - non al meglio - lascia subito lo spazio a Gianluca Caprari, non cambiando il sistema della Sampdoria, che può approfittare del fisiologico e quindi prevedibile calo fisico della Roma, che non può più rimanere alta perché pressa meno: se ne accorgono addirittura i giocatori, che anticipano il movimento all’indietro per evitare di lasciare profondità e andare a marcare Zapata, che nel frattempo si è spostato dalla destra alla sinistra della Roma, tra Fazio e Kolarov. Anche il secondo cambio di Giampaolo è conservativo - Nicola Murru per per Ivan Strinić - e arriva dieci minuto dopo il primo di Di Francesco, che manda nella mischia Patrik Schick per Grégoire Defrel, posizionandolo a destra nel tridente. Pur non giocando nella sua posizione preferita, il ceco aumenta la qualità a disposizione, attrae giocatori con il suo dribbling - finalmente efficace - e comincia ad aprire spazi, ancora non sfruttati per errori di tecnici e di scelta. La via è però tracciata e Di Francesco la persegue, inserendo al posto di Cengiz il giovane Mirko Antonucci, che magari osa troppo in alcuni frangenti, ma contribuisce a migliorare la presenza offensiva. Esaurite le sostituzioni di casa con l’ingresso di Edgar Barreto per Dennis Praet, Di Francesco tenta il tutto per tutto richiamando Pellegrini e inserendo Gerson, posizionato a destra con Schick stretto più in mezzo. La Samp non riesce più a controllare l’offensiva sulle fasce della Roma, che si serve con più efficacia dei cambi di lato e trova con un cross proprio di Antonucci la testa di Džeko, che fa finalmente centro salvando almeno un punto da una trasferta complicata non solo alla vigilia.