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Scacco Matto - SPAL-Roma 0-3, prima la grazia, poi discorso chiuso

di Gabriele Chiocchio
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Gabriele Chiocchio

L’autogol di Vicari e le reti di Nainggolan e Schick permettono alla Roma di espugnare il Paolo Mazza di Ferrara e di presentarsi al meglio all’andata di semifinale di Champions League contro il Liverpool.

LE SCELTE - Inevitabile ragionare anche in chiave-Liverpool, con rotazioni in ogni reparto. In difesa esordisce Jonathan Silva a sinistra, che completa il quartetto davanti ad Alisson con Bruno Peres, Konstantinos Manōlas e Federico Fazio. A centrocampo confermati Lorenzo Pellegrini e Maxime Gonalons rispetto a mercoledì, con Kevin Strootman sul centrosinistra; Radja Nainggolan è comunque presente nel tridente, insieme a Patrik Schick e Stephan El Shaarawy. Mirco Antenucci e Alberto Paloschi sono le due punte del 3-5-2 di Leonardo Semplici.

 

 

 

IL PUNTO PIÙ FORTE - Semplici sceglie di non far pressare i due centrali della Roma in costruzione bassa, ma di schermare Maxime Gonalons, teorico primo ricevitore della sfera: il piede di Fazio è sufficiente per cominciare l’azione e il francese spesso si abbassa per ricevere, e così i giallorossi possono mantenere il controllo delle operazioni. L’aggressività dei padroni di casa non si tramuta in recuperi del pallone ma in falli che concedono ai giallorossi di mantenere il possesso; al contrario, gli ospiti fanno vedere il loro meglio nel pressing alto, spesso innescato quando il pallone viaggia dal lato verso il centro e migliorato dalla buona gara di Gonalons, posizionato in alto e pronto ad alzare il baricentro di tutti i compagni. Da uno dei tanti palloni recuperati nella  metà campo opposta nasce l’autogol del vantaggio giallorosso di Francesco Vicari, che poi esce infortunato. Semplici lo sostituisce con Alberto Grassi, un centrocampista, e passa al 4-4-2, abbassando Lazzari sulla linea dei difensori: gli spallini faticano a metabolizzare il cambiamento e, oltre a continuare a perdere possessi, lasciano spesso spazio sul lato debole, che però la Roma non riesce a sfruttare sprecando almeno tre volte il pallone del raddoppio.

QUANTO BASTA - Nella ripresa nella SPAL c’è Lorenco Šimić per Pasquale Schiattarella, con Semplici che ridispone i suoi con il 3-5-2 nella speranza di far trovare loro sicurezza, ma la Roma continua a spingere sull’acceleratore e dopo appena sette minuti trova con Nainggolan il gol che, di fatto, chiude le gara, con l’ulteriore ciliegina della prima rete in campionato di Patrik Schick.

TESTA (FINALMENTE) A LIVERPOOL - Con la gara ampiamente indirizzata, Di Francesco può scegliere come gestire il minutaggio dei suoi. Edin Džeko e Daniele De Rossi restano in panchina, Aleksandar Kolarov non è neanche nei convocati e arriveranno a Anfield con le gambe riposate; il primo a uscire è Kevin Strootman, sostituito da Cengiz Ünder. Poi rientra Diego Perotti, che sostituisce Radja Nainggolan e si posizione al centro della linea dei trequartisti del 4-2-3-1, infine è Gérson a prendere il posto di Lorenzo Pellegrini. La SPAL chiude cambiando anche il portiere - Alex Meret si fa male e lascia il posto ad Alfred Gomis.


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Mercoledì 11 dicembre
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