Scacco Matto - Torino-Roma 1-1
Solo 1-1 tra Torino e Roma, con i giallorossi sorpassati dalla Lazio in testa alla classifica, in una gara che comunque ha visto una squadra di Garcia che ha confermato il trend di gioco positivo.
Il 3-5-2 del Torino diventa 5-3-2 in fase difensiva, con ogni spazio ben occupato dai granata. La Roma risponde con il suo tridente senza riferimenti: solo in alcuni casi infatti Ibarbo agisce da centravanti per far sponda per i compagni, ma più spesso si sposta a destra con Iturbe e Ljajic più impegnati a combinare nelle restanti zone del campo. Per una buona parte del primo tempo l’atteggiamento è giusto: i giallorossi sono pazienti e abbastanza precisi nel muovere il pallone alla ricerca della zona di campo buona dove colpire per almeno un quarto d’ora, ma lo scarso peso offensivo e i pochi movimenti senza palla non permettono loro di essere ficcanti negli ultimi metri. Questo porta la squadra di Garcia a forzare maggiormente la giocata e fare l’interesse del Torino, che dal canto suo rischia iniziando ogni azione dai centrali e non riesce a sua volta a penetrare anche grazie alla buona prova dei centrali, soprattutto di Astori bravo, sui tentativi di ribaltamento di fronte, ad anticipare con costanza gli avanti avversari, impedendo ai granata di contrattaccare con un sufficiente numero di uomini per creare apprensione a De Sanctis.
Nella ripresa la Roma sale di intensità, alzando il pressing, aumentando la velocità del palleggio e allargando la manovra anche grazie a un ottimo Florenzi, che pur lasciando ogni tanto spazi nella fascia di competenza offre continuo sostegno sul lato destr; permangono i problemi negli ultimi metri, che De Rossi risolve con un inserimento improvviso - di quelli che fino a quel momento erano mancati - che vale il calcio di rigore del vantaggio. A quel punto la partita si fa in discesa, ma superficialità e un errore di posizionamento di Cholevas permettono al Torino di pareggiare. Con la ripristinata situazione di equilibrio, inizialmente entrambe le squadre vanno ad alto ritmo, ma dopo pochi minuti sono solo gli ospiti a ricominciare a macinare gioco raggiungendo i livelli di intensità offerti anche prima dello 0-1. L’ingresso di Doumbia dovrebbe conferire peso all’attacco, ma l’ivoriano non incide e spreca la sua unica chance. In generale la squadra non sembra averne per l'ultimo quarto d'ora più recupero e sceglie 7-8 minuti da sfruttare per alzare il ritmo alla ricerca del raddoppio, ma questo non porta risultati e l'onda finisce prima del recupero, quando la pressione dovrebbe essere massima, in cui la Roma non riesce a costruire nemmeno un’azione offensiva. I giallorossi pagano dunque la poca efficacia in fase finalizzativa, in una gara in cui si è visto comunque più di qualcosa dei meccanismi della migliore Roma.