Scacco Matto - Tottenham-Roma 2-3, passi avanti e nuovi meccanismi
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Gabriele Chiocchio
Una Roma decisamente più brillante rispetto a quella di Detroit batte il Tottenham per 3-2. Netti i miglioramenti specialmente dei nazionali, grazie ovviamente agli allenamenti svolti in questi giorni, che hanno permesso all’intera squadra di continuare ad avvicinarsi a quello che vuole il tecnico: si è vista una squadra corta, attenta a non concedere profondità, con maggiore fluidità di manovra, brillantezza anche nelle scelte offensive e alcuni meccanismi da registrare.
TRIDENTE RUOTATO - In attesa dell’esterno destro designato, Di Francesco ha scelto Grégoire Defrel su una corsia e Diego Perotti dall’altra: le caratteristiche dei due hanno di fatto disegnato un tridente ruotato, con l’argentino nel ruolo di rifinitore con licenza di svariare su tutto il fronte offensivo per corroborare la manovra con la sua qualità e il francese più portato ad avvicinarsi a Edin Džeko, fungendo da seconda punta. Una soluzione alternativa in attesa di quella principale.
INTERNI INVERTITI - Nainggolan a sinistra, Gerson a destra: i due interni di centrocampo sono stati schierati a posizioni invertite rispetto al piede preferito per sfruttarne le peculiarità offensive. Il numero 4 ha potuto mettere in campo le sue doti di inserimento prendendo gli spazi lasciati liberi da Perotti, mentre il classe 1997 ha potuto giocare col sinistro puntato verso la porta, con una visione migliore, almeno nelle intenzioni, per disegnare le sue traiettorie di passaggio.
NIENTE PAURA - Una squadra dallo spiccato pressing alto come il Tottenham è l’ideale per testare i miglioramenti sul piano della costruzione bassa. In queste situazioni la Roma ha raramente buttato il pallone, cominciando l’azione con il triangolo composto da Alisson, Fazio e Jesus e la collaborazione di De Rossi al centro e Kolarov a sinistra. Servono però anche giocatori adatti alla situazione: nel secondo tempo Skorupski e Manolas hanno regalato un calcio d'angolo agli Spurs proprio per la loro difficoltà nel giocare il pallone.
DI NECESSITÀ VIRTÙ - In basso c’è stato anche da difendere, soprattutto nel secondo tempo, quando il Tottenham è salito di intensità: situazione accettata con più sicurezza del previsto - al di là del finale in netto debito d'ossigeno - e sfruttata per arrivare al raddoppio con il contropiede finalizzato da Cengiz Ünder. Non era scontato.