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Udinese-Roma 0-4 - Scacco Matto - Il duello mentale vinto dalla Roma e i lanci per Lasagna

di Alessandro Carducci

La Roma travolge per 4-0 l'Udinese grazie ai gol di Zaniolo, Smalling, Kluivert e Kolarov.

LE SCELTE - Fonseca lascia fuori a sorpresa Florenzi e ripropone Mancini a centrocampo insieme a Veretout. In avanti, out Perotti con Kluivert che torna a sinistra, Zaniolo a destra e Pastore confermato dietro a Dzeko.
Tudor schiera il suo consueto 3-5-2 con Samir tra i centrali e Sema esterno sinistro di centrocampo. In avanti, Lasagna gioca insieme a Okaka.



LANCIO PER LASAGNA - Si può riassumere così il tentativo dell'Udinese di fare male alla Roma. Squadra corta, compatta, niente pressing per non allungarsi e palla subito in avanti a cercare o le sponde di Okaka o, in particolare, la rapidità di Lasagna. Fonseca chiede allora di alzare la linea difensiva, stare più corti e pressare maggiormente il portatore di palla friuliano. 

ESPULSIONE - Passa mezz'ora e cambia tutto: Fazio viene espulso per una lieve spinta su Okaka e la partita sembra poter prendere una piega diversa. I giallorossi erano in totale controllo dell'incontro dopo il vantaggo di Zaniolo, anche perché la tenuta mentale dei bianconeri è molto fragile dopo i 7 gol incassati contro l'Atalanta.
Con Fazio negli spogliatoi, Mancini si abbassa accanto a Smalling mentre Pastore gioca accanto a Veretout (l'argentino comunque veniva spesso incontro per ricevere il pallone). La Roma propone una sorta di 4-4-1 con Zaniolo e Kluivert esterni e Dzeko unica punta.

ATTEGGIAMENTO - La psicologia è fondamentale. In altre occasioni, la Roma si sarebbe disunita dopo l'espulsione, avrebbe reagito in maniera isterica, non avrebbe vinto e tutti a fine gara si sarebbero scagliati contro l'arbitro e la sfortunata stagione giallorossa. Interviste, dichiarazioni di fuoco, urla e imprecazioni ma, al di là delle reazioni effimere e inconcludenti, sarebbe rimastaa in classifica la mancata vittoria. Invece la Roma a Udinese si è rimboccata le maniche, senza perdersi in sterili lamenti, e ha giocato come un blocco unico, ancora più solido dopo l'espuslione di Fazio mentre, al contrario, i bianconeri si sono sciolti sempre di più a ogni gol giallorosso. La forza mentale della Roma contro la debolezza psicologica dell'Udinese è stato il duello decisivo stravinto dai giallorossi.


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