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Udinese-Roma 1-2 - Scacco Matto - Le difficoltà della prima parte, l'idea degli ultimi 20 minuti

di Alessandro Carducci

La Roma batte all'ultimo respiro l'Udinese grazie al colpo di testa di Bryan Cristante. Analizziamo la prestazione dei giallorossi, partendo dalla formazione schierata quasi due settimane fa.

LE SCELTE - De Rossi fa un ampio turnover e propone un 3-5-2 con Llorente, Huijsen e Ndicka a comporre la linea difensiva. Zalewski e Angelino giocano sulle fasce con Cristante, Paredes e Aouar in mezzo. Baldanzi e Lukaku guidano l'attacco.
Cioffi risponde con uno speculare 3-5-2 con Ehizibue, Samardzic, Walace, Payero e Kamara nel reparto mediano. Pereyra agisce alle spalle di Lucca.

FORTINO FRIULANO - L'Udinese, come previsto, si arrocca con un compatto 3-5-2. L'obiettivo di Cioffi è di chiudere tutte le vie del centro e ci riesce benissimo anche perché il giropalla della Roma è abbastanza prevedibile. I padroni di casa vogliono attirare fuori la Roma per poi colpire rapidamente in contropiede, una volta recuperata palla.

LE FASCE - I capitolini dovrebbero, quindi, provare ad aprire la difesa locale allargandosi sugli esterni. Il problema è che i giallorossi si muovono poco senza palla, rendendo difficile il lavoro del portatore palla. Samardzic, Lucca e Pereyra schermano bene i tre centrali, senza fare nemmeno troppa fatica, rendendo difficile l'arrivo del pallone nella zona centrale del campo. Aouar e Baldanzi si spostano spesso sulle fasce ma De Rossi chiede, invece, di isolare Zalewski e Angelino, per poi magari trovarli liberi sugli esterni.

ATTITUDINE - L'approccio dei giallorossi, dopo le energie mentali e fisiche spese contro Lazio e Milan, è comunque molto simile a quello di Lecce. Poco movimento senza palla, molti errori individuali anche dai calciatori migliori di questo periodo, come Paredes.

CAMBI DI MODULO - De Rossi alla mezz'ora torna così a 4 con Llorente e Angelino terzini e Baldanzi-Lukaku-Zalewski in avanti. La situazione migliora leggermente, con la squadra che ritrova i propri riferimenti, ma i giallorossi accelerano con l'ingresso di Dybala. De Rossi passa al 4-2-3-1 con Baldanzi, Dybala e Zalewski dietro a Lukaku. L'argentino fa apparire e sparire il pallone come vuole e i capitolini prendono coraggio, fino all'iniziativa di Cristante, che pennella un cross perfetto per il colpo di testa imperioso di Lukaku.

IL TERZO TEMPO - Alle ripresa della partita, l'Udinese si presenta con un nuovo tecnico, Cannavaro, e un 3-5-2 che diventa facilmente un 3-4-2-1 con Samardzic che si alza sulla linea di Pereyra, dietro a Lucca. I friulani fanno giocare la Roma, per poi colpire negli spazi lasciati dai capitolini. Cannavaro, d'altronde, non può fare molto in pochi giorni. La Roma schiera un 4-2-3-1 con Karsdorp e Angelino terzini, Cristante e Pellegrini in mezzo al campo e Dybala-Azmoun-Spinazzola dietro ad Abraham.

COSA VUOLE FARE DE ROSSI - L'idea è di sollecitare la fascia destra friulana con due esterni come Angelino e Spinazzola, avendo Abraham e Azmoun in area per le palle alte. Dybala si colloca dove desidera nella trequarti avversaria, con Pellegrini  e Cristante a trazione anteriore per cercare il gol. Gol che arriva su un angolo seguito proprio a un tiro di Pellegrini e con il colpo di testa decisivo di Cristante. Pellegrini, per la qualità, e Cristante, per i colpi di testa, vengono preferiti a Paredes, fedelissimo di De Rossi, lasciato però a riposo per l'assalto degli ultimi 20 minuti.


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