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Season Review - Federico Fazio, da Comandante a vice Ministro della Difesa

di Marco Rossi Mercanti
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Marco Rossi Mercanti

A pochi giorni dall’inizio ufficiale della stagione 2019/2020, ovvero il 20 agosto, la Roma ufficializzava il rinnovo di Federico Fazio, classe ‘87, sino al 30 giugno 2021. Una scelta che certifica ulteriormente il legame che ormai il Comandante ha instaurato con la piazza capitolina, con cui è legato dal 2016.

RENDIMENTO – Nonostante il prolungamento del contratto pocanzi citato, il difensore argentino non è più considerato un titolare inamovibile della retroguardia capitolina, scivolando così al ruolo di prima riserva di uno tra Smalling e Mancini. Infatti, complici le condizioni fisiche non perfette dell’inglese e dell’italiano, il Comandante è stato schierato da Fonseca 5 volte da titolare nelle prime 5 apparizioni in Serie A, da Roma-Genoa 3-3 a Roma-Atalanta 0-2.

Dalla seguente sfida contro il Lecce, però, Fazio si è spesso accomodato in panchina, per l’esattezza in 14 sfide su 21 complessive. Addirittura, tra un problema all’adduttore e le scelte di Fonseca, il Comandante è stato assente dai campi di gioco per due mesi esatti, dal giorno di Roma-SPAL 3-1 del 15 dicembre 2019 ad Atalanta-Roma 2-1 del 15 febbraio 2020.

Considerato l’investimento effettuato per Gianluca Mancini, classe ‘96, e l’arrivo in prestito di Chris Smalling, che da subito si è imposto come pedina fondamentale tra i centrali, era quasi scontato che un 33enne potesse vedere ridotto il suo spazio dopo tre anni in cui ha giocato ben 135 incontri in tutte le competizioni, esattamente 45 a stagione.

Il rendimento, d’altronde, rispetto al passato è stato meno costante. Se il Comandante, insieme a Mancini, rimane comunque il calciatore giallorosso che, in Serie A, vince più duelli difensivi a partita (7, ovvero nel 66% dei casi), al tempo stesso Fazio vince appena il 54% dei duelli aerei, una percentuale inferiore a quasi tutti i suoi colleghi di reparto, che lo superano in una statistica dove l’argentino, grazie ai suoi 195 cm, ha spesso dominato. Infatti, se si considerano anche le precedenti 4 stagioni, la media dei duelli aerei sale a 74,3%, con il calo corrente dovuto probabilmente all’età, che non gli permette di essere esplosivo nell’elevazione come avvenuto precedentemente.

Un altro dato negativo, infine, è il numero di palloni persi a partita in Serie A, con una media di 2,7 che relegano Fazio dietro ai vari Çetin, Jesus e Smalling. Tuttavia, è doveroso sottolineare come il Comandante, a differenza dei suoi compagni di reparto, sia un calciatore che tenta spesso la giocata, come ad esempio un lancio lungo dalle retrovie e, ovviamente, questa sua caratteristica lo espone maggiormente a eventuali errori.

STATISTICHE – Soffermandoci sui numeri, Federico Fazio è sceso in campo complessivamente 19 volte durante l’annata 2019/2020, di cui 12 in Serie A, 7 in Europa League e mai in Coppa Italia, per un minutaggio di 1.454’ (902’ in campionato, 552’ in Europa). Il dato interessante è che egli abbia giocato titolare in ben 17 di questi incontri, segno di come il Comandante sia considerato la prima alternativa della coppia titolare Smalling-Mancini.

Rispetto a un anno fa, tenuto ovviamente conto del minor minutaggio, Fazio è stato molto meno incisivo in zona gol. Dopo le 5 realizzazioni della passata stagione, infatti, l’argentino è fermo alla sola rete realizzata nel ko per 2-1 in Europa League contro il Borussia Mönchengladbach in trasferta. Curiosamente, nella stessa partita, Fazio ha realizzato anche un’autorete.

Dal punto di vista disciplinare, il Comandante è stato ammonito solo una volta in campionato a Bergamo contro l’Atalanta, ma ha però subìto un’espulsione nel corso della gara di Udine contro i friulani del 30 ottobre 2019, vinta comunque 4-0 dalla formazione di Fonseca. Un episodio che ha fatto molto discutere, dal momento che l’arbitro Irrati ha giudicato fallosa la spallata di Fazio su Okaka perché interrompeva una chiara occasione da rete. Tuttavia, come spiegato nella nostra “Moviola”, l’attaccante dell’Udinese non era in possesso del pallone, requisito necessario per accertare appunto la chiara occasione da gol, rendendo così esagerato il provvedimento del fischietto.

Sempre in Serie A, come prevedibile essendo il più “anziano”, ha una media di 9,8 km corsi a partita, inferiore rispetto ai colleghi Mancini (10,6 km) e Smalling (10,4 km) ma superiore a Çetin (9,1 km) e Jesus (5,6 km) sebbene quest’ultimi due abbiano giocato molto meno rispetto a Fazio. Per quanto concerne i palloni recuperati, invece, il Comandante si piazza al quinto posto nella rosa capitolina con 132 palloni in totale, preceduto da Smalling (320), Mancini (285), Dzeko (251) e Kolarov (157).

In Europa League, infine, il difensore argentino è uno degli inamovibili di Fonseca, essendo sceso in campo ben 7 volte su 8 incontri. Come percentuale di passaggi riusciti, il Comandante è tra i migliori in rosa con ben 327 servizi andati a buon fine su 366, per una media pari all’89%. SI conferma buono anche in Europa il computo dei palloni recuperati con 55: sommando tale cifra ai 132 della Serie A, si arriva a un totale di 187 (media di 9,8 in tutte le competizioni).


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