Season Review - Juan Jesus, storia di una stagione in salita
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Alessandro Carducci
È arrivato a Roma nel 2016 ma questa è sicuramente la stagione più complicata per Jesus, che non gioca una gara ufficiale addirittura dalla gara contro l’Atalanta dello scorso 25 settembre.
RENDIMENTO – Se il buongiorno si vede dal mattino, il brasiliano deve aver capito subito che sarebbe stato un campionato complicato. Nel primo match della stagione, la Roma affronta il Genoa all’Olimpico. È il 25 agosto e la gara termina con un pirotecnico 3-3, con l’ex centrale dell’Inter che ha responsabilità su due dei tre gol genoani. In occasione della prima rete ospite, non salta di testa su Romero, con la palla che finisce tra i piedi di Pinamonti che trova il pareggio. Successivamente, entra a valanga sullo stesso Pinamonti procurando il rigore che Criscito realizza per il temporaneo 2-2 dei grifoni. Il brasiliano accusa il colpo e disattiva i social, dopo aver scritto: “Alle critiche giuste rispondo nell’unico modo che conosco: lavoro, lavoro, lavoro. Si cresce e si migliora. Si lotta per qualcosa in cui si crede”. Ed è vero: in questi anni e in questi mesi non abbiamo mai sentito una parola fuori posto da parte del brasiliano, che ha sempre preferito il silenzio e il lavoro sul campo alle chiacchiere, venendo ad essere benvoluto da tutti, tifosi e compagni.
Scende poi in campo in Europa League contro l'İstanbul Başakşehir, poi in campionato negli ultimi minuti contro il Bologna e infine subentrando nella ripresa contro l’Atalanta. Non gioca una gara dal primo minuto, quindi, dalla sfida di Europa League contro i turchi dell'İstanbul Başakşehir dello scorso 19 settembre. Un’eternità.
Jesus è veloce, bravo a coprire la profondità e in marcatura e ha un buon lancio lungo, in particolare il cambio di gioco. Non è efficace nei duelli aerei (li vince solo nel 33% dei casi) e paga soprattutto qualche distrazione di troppo, che lo porta a commettere errori ingenui e a nascondere le sue qualità, enfatizzando i suoi punti deboli.
A fine settembre Jesus ha denunciato l’ennesimo episodio di razzismo, con insulti vergognosi ricevuti in privato su Instagram. La Roma ha appoggiato il suo giocatore, annunciando immediatamente di voler bandire a vita la persona in questione dal proprio stadio.
STATISTICHE – Jesus ha collezionato 3 presenze in campionato e 1 in Europa League per un totale di 193 minuti in stagione, di cui 103 in Serie A e 90 in Europa League, senza segnare gol né effettuare assist. Ha commesso solo 3 falli, senza subirne alcuno e senza tentare alcun dribbling. Il calciatore sa quali sono i suoi punti deboli ma anche i punti di forza. Si parla molto poco della capacità del giocatore di dosare la forza nel lancio lungo, sia in verticale che soprattutto nel passaggio incrociato (il classico cambio di gioco). Così facendo perde appena 1,6 palloni a partita (solo Çetin ne perde di meno). Come già accennato, fatica nei duelli aerei avendone vinti solo il 33%. In campionato effettua più duelli difensivi (12) tra tutti i suoi compagni di reparto, vincendone il 40%.