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Anticipi, vincono Milan e Lazio

di Emanuele Melfi

MILAN-JUVENTUS 3-0: Si diverte solo il Milan nella malinconica serata degli addii che mette fine alla stagione disastrosa della Juventus, che chiude nel peggiore dei modi la sua annata. Così come all'andata, finisce 3-0 per i rossoneri con doppietta di Ronaldinho e tanti applausi per Leonardo che viene salutato con affetto dal Meazza. Finisce anche la parentesi di Zaccheroni sulla panchina juventina con la 15/a sconfitta di un anno tutto sbagliato che non può che dar vita a una rifondazione profonda a tutti i livelli. La squadra di Leonardo passeggia con due gol in un quarto d'ora che chiudono la gara. Al 14' Antonini segna la sua prima rete in rossonero e Ronaldinho al 28' sfrutta un errore di Grosso, riceve palla da Pato e batte Buffon sul primo palo. Se ne vanno Giuseppe Favalli e Dida, che concludono la loro ultima partita con la maglia del Milan ricevendo gli applausi di tutto lo stadio e al loro posto entrano Abbiati e Nesta che ritorna in campo due mesi dopo l'operazione al ginocchio. Nel mezzo c'è tempo per il secondo gol di Ronaldinho che porta a 56 i gol subiti dalla Juventus, altro record negativo eguagliato come il numero di sconfitte.

LAZIO-UDINESE 3-1: Finisce come era cominciato, con un successo, ma soprattutto con un'altra contestazione al presidente Lotito, il campionato deludente della Lazio. Nemmeno la vittoria sull'Udinese per 3-1, che permette al tecnico, Edy Reja, di chiudere a 46 punti (al momento 12/a), gli stessi di Delio Rossi lo scorso anno, e la salvezza raggiunta con due giornate di anticipo, hanno infatti smorzato la delusione dei tifosi biancocelesti che ancora una volta hanno sfogato la loro rabbia per una stagione al di sotto delle attese contro il patron della Lazio. Il clima quasi amichevole, ad eccezione della sfuriata di Isla contro l'arbitro (costato al cileno l'espulsione nel primo tempo), non ha frenato infatti lo zoccolo duro della tifoseria biancoceleste che dalla Curva Nord ha ripetutamente bersagliato, con cori e offese, il presidente Lotito, riservando un caloroso ringraziamento invece al tecnico Reja. Una partita, giocata in un clima quasi invernale, che non aveva molto da dire, con le due formazioni già salve, ma intenzionate a chiudere nel migliore dei modi un campionato deludente. Del clima amichevole si è avvantaggiato almeno lo spettacolo, con gol e tante occasioni sbagliate ad entrambe le parti. Dopo 16' la formazione biancoceleste è già in vantaggio con l'oggetto misterioso Hitzlsperger, che con un sinistro da fuori sblocca la gara. Di Natale dopo un quarto d'ora realizza il suo 29/o gol in campionato, pareggiando i conti, e mettendo un sigillo ad una stagione per lui indimenticabile. Ma l'episodio chiave del match è al 37' del primo tempo quando un raptus d'ira ingiustificato di Isla (che dopo un giallo si scaglia contro l'arbitro Guida) lascia l'Udinese in 10 e consegna di fatto la gara alla Lazio. Prima dell'intervallo è il 12/o gol stagionale di Floccari a regalare il vantaggio alla squadra di Reja, che con Brocchi all'8' del secondo tempo chiude i giochi.


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