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Beretta: "Norma extracomunitari? Tutte le ragioni dovrebbero portare a un ripensamento"

di Emanuele Melfi

«Abbiamo posto dei problemi di funzionamento di governance, non sono esercitazioni muscolari ma il tentativo di risolvere il problema sapendo che c'è il mondo del calcio professionistico di serie A che ha bisogno di certezze e di essere considerato un soggetto in grado di creare valore». Lo ha detto il presidente della Lega di A Maurizio Beretta poco prima di entrare nella sede di via Rosellini a Milano. A proposito dello scontro sul numero di extracomunitari, Beretta ha detto che «i giorni passano, la fine del mercato si avvicina ed è stata una decisione presa molto avanti nel tempo. Essendo stato un voto a maggioranza contro le indicazioni della lega di A il problema non è nelle nostre mani ma tutte le ragioni dovrebbero portare a un ripensamento». A chi ha chiesto se ci sono delle percentuali per un ripensamento, Beretta ha detto che «il mestiere del bookmaker è bello ma non sono in grado di farlo». Beretta ha poi aggiunto che c'è l'appoggio della Lega di serie B e che «produciamo risorse importanti per noi e per l'intero sistema, dobbiamo essere messi nelle condizioni di fare ciò»


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