Buffon operato: saranno almeno tre i mesi di stop
È durato poco meno di un'ora e si è concluso «bene» l'intervento di erniectomia a cui si è sottoposto Gianluigi Buffon nella clinica milanese La Madonnina. Un appuntamento che il portiere della Juventus e della Nazionale non ha voluto posticipare oltre in modo da anticipare il più possibile i tempi di recupero che potrebbero aggirarsi sui tre mesi stando al dottor Maurizio Fornari, primario di neurochirurgia dell'istituto ortopedico Galeazzi, che ha eseguito l'intervento con il neurochirurgo di fiducia della Juventus, Franco Benech. «Questi sono i tempi minimi, perchè di solito la prognosi è più lunga - ha chiarito il coordinatore dell'area medica bianconera Fabrizio Tencone, che ha seguito da vicino l'intervento -. Ora serviranno 15 giorni di completo riposo a casa, poi Buffon si sottoporrà a fisioterapia e penso che lo rivedremo in campo verso la fine dell'anno. Intanto sta bene, è già sorridente e ha voglia di scherzare, e se tutto va bene sarà dimesso nella giornata di domani». «Per via dell'anestesia sembrava un pò ubriaco ma contento - ha raccontato l'agente di Buffon, Silvano Martina -. Ha fatto bene ad operarsi, altri portieri con il suo stesso problema si sono ripresi in due mesi, ma l'importante è che guarisca bene e possa allenarsi come non è riuscito a fare negli ultimi due anni. Il numero uno juventino tira un sospiro di sollievo. Come se non fosse bastata una stagione ricca di infortuni (menisco e coscia), l'avventura sudafricana di Buffon è stata la più triste degli azzurri. Si è arreso ai dolori dopo il primo tempo dell'esordio mondiale contro il Paraguay, poi ha assistito impotente alla precoce eliminazione. Cortisone, riposo e trattamenti sono serviti a poco. In breve tempo si è capito che il ricorso alla chirurgia era ineluttabile. Dopo qualche giorno di riposo in Versilia con la famiglia, in mattinata Buffon si è sottoposto ad un ulteriore consulto medico. Ma, anzichè attendere gli ultimi giorni della settimana, il portiere, visto che c'era la possibilità, ha chiesto e ottenuto di andare in sala operatoria in serata per accelerare i tempi di recupero. Così alle 20.25, leggermente zoppicante e accompagnato da un amico, ha varcato l'ingresso della clinica, la stessa dove circa un anno fa è stato operato per un analogo problema alla schiena il milanista Alessandro Nesta. Alle 21.40 è arrivato anche il suo agente, mentre i chirurghi si accingevano a eliminare »in maniera poco invasiva« l'ernia in modo da liberare il nervo sofferente che durante tutta la stagione ha condizionato il giocatore. Un tormento che Buffon spera di essersi messo definitivamente alle spalle.
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