Mancini: "Possiamo ancora arrivare terzi. Ritiro positivo"
Fonte: Tuttomercatoweb.com
l tecnico dell'Inter Roberto Mancini ha parlato in conferenza stampa in vista della gara di domani contro la Sampdoria.
Com'è andato questo ritiro? Come l'hanno presa i giocatori?
"Abbiamo fatto questi giorni per stare in tranquillità e lavorare senza pensare ad altro. Tutto bene".
Terzo posto raggiungibile?
"Sì, nulla è perduto nonostante Firenze".
Si dovevano ritrovare armonia e leggerezza stando insieme?
"Soprattutto. Non c'è stato nulla di punitivo, chiaro che il ritiro non piace a nessuno ma è anche giusto cambiare qualcosa per virare questa situazione. Tutti hanno accettato e lavorato bene".
Stai lavorando su un undici delineato?
"Non cambia molto tra 4-3-3 o 4-4-2, il sistema non cambia. Siamo andati bene con questo ma anche con altri, abbiamo variato poco".
Hai capito con i colloqui cosa è successo?
"Il calcio è questo, entri in un trip negativo e non ne esci. Poi magari torni a vincerne 5-6 di seguito di colpo. Non è una questione fisica, tecnica o tattica. Le cose non stanno andando bene nonostante buone gare e bisogna accettarlo, stando dietro alla situazione per recuperare. Cercare motivazioni non serve, il calcio è così".
Bisogna essere bravi a protestare, non è il caso di introdurre una regola interna?
"Per questo abbiamo preferito stare un po' zitti dopo Firenze, vediamo".
Bisogne essere bravi a volte a fare dei cambiamenti in anticipo?
"Noi abbiamo fatto 6 partite e perso 2 volte, non 6. Purtroppo sono arrivati pareggi ma i punti raccolti prima ci tengono in corsa per il terzo posto. C'è stato un momento difficile ma non si può cambiare tanto per farlo. Questa settimana lo abbiamo fatto per trovare la serenità".
Oggi cos'è Palacio per l'Inter?
"Un giocatore straordinario, per i gol, per il comportamento. Sicuramente è un esempio per tutti, peccato per l'età che passi. Ma riesce sempre a dare il massimo".
Delle critiche a te quale ti ha dato più fastidio?
"Non ho letto niente, non ho idea. Ognuno è libero di scrivere ciò che vuole, so come funziona in Italia. Se vinci sei il migliore, se perdi sei il peggiore. Faccio l'allenatore dopo il calciatore, forse parlo troppo di calcio".
Non avere gente di calcio intorno è un limite?
"Non è un deficit, quando le cose vanno male si tira fuori di tutto. Basta non leggere. Non mi preoccupo".
Pagliuca ha detto che il vero Mancini è quello incazzato. Lo sei?
"Uno si può incazzare in certe situazioni ma succede a tutti. A parte Eriksson gli altri si arrabbiano tutti. Poi se mi capita fa notizia e potete scriverne, mi potete ringraziare".
In questi giorni quali tasti hai toccato con i giocatori?
"Quelli di trovare tranquillità e consapevolezza, sapendo che questo è il calcio. Ci sono momenti così, in un niente cambia tutto. Se tra 5 partite siamo terzi si parlerà al contrario. In questi momenti bisogna parlare di meno, se potessi non fare la conferenza sarebbe meglio. Inutile parlare a volte, bisogna dare il massimo per uscirne".
Come vi sentite dopo la gara di Firenze? ha parlato con Thohir?
"Le sensazioni dopo una partita persa all'ultimo minuto si possono capire. Possiamo comunque ottenere ancora il terzo posto e il presidente è tranquillo per questo".
Partita dedicata per Eder, contro i suoi ex compagni?
"Non credo, ancora non ha fatto gol ma sta lavorando bene e lo ritengo un grande acquisto".
Come si può recuperare il terreno perso in classifica?
"Per arrivare terzi dobbiamo fatto un filotto simile a quello fatto nel girone d'andata, ma credo comunque che il traguardo sia raggiungibile".
Felipe Melo?
"Spero che possa tornare a essere decisivo come lo era a inizio stagione".