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Mirko l'insostituibile

di Gianluca Ricci
Fonte: Vocegiallorossa.it

Artista capace di creare giocate sopraffine, ma anche operaio in grado di gettarsi nella mischia e sporcarsi le mani quando serve. È un po' entrambe le cose Mirko Vucinic, grande protagonista della vittoria ai danni del Lecce. Ovvero di quella società che per prima credette in lui portandolo in Italia all'età di 16 anni. Il Principe di Niksic ha dimostrato ancora una volta di essere l'unico vero insostituibile del reparto offensivo romanista. Perché con le sue invenzioni, le sue pennellate da maestro del pallone, crea scompiglio in qualsivoglia difesa. Anche quando, com'è accaduto contro i salentini di De Canio, sbaglia molto in fase di conclusione, colpendo anche una traversa. Unica pecca è che, pur così importante e decisivo, continua ad essere - con molta esagerazione - criticato da tifosi ed addetti ai lavori. Critiche che periodicamente alimentano voci di una imminente cessione con destinazione ora Manchester, ora Madrid, ora Milano in un eventuale quanto insensato scambio con Muntari. La Roma pur battendo il Lecce non riesce ad uscire dal momento difficile che sta attraversando, non ci vuole un esperto per rendersi conto che la squadra fatica a trovare una sua identità tattica e ad esprimersi sui livelli che le competono. Prima o poi si sbloccherà? Vero, ma per riuscirci ha bisogno dei gol e delle magie del Principe di Niksic. Unico vero insostituibile dell'attacco giallorosso.


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