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Mister, qual è il centrocampo titolare della Roma?

di Massimo De Caridi

De Rossi torna in campo dopo la squalifica nella delicata gara di San Siro contro il Milan. Capitan Futuro è, probabilmente, l’unico giocatore del centrocampo romanista sempre sicuro di un posto da titolare. Claudio Ranieri ha cambiato diverse volte modulo e calciatori, non trovando però ancora la formula giusta per la parte centrale del campo. Gli infortuni di Pizarro e Perrotta e l’indisponibilità prolungata di Taddei, hanno rilanciato Brighi e concesso chance importanti a Simplicio e Greco. Ad inizio stagione, la Roma giocava prevalentemente con il 4-4-2, con Rodrigo Taddei esterno di destra e uno tra Vucinic e Perrotta a sinistra con Pizarro al fianco di De Rossi. Successivamente, il mister di San Saba è passato al 4-3-1-2, con De Rossi a fare da schermo davanti alla difesa, come ai tempi di Spalletti, Brighi e Simplicio sul centrodestra e sul centrosinistra, a causa delle prolungate indisponibilità dei centrocampisti titolari. Sulla trequarti, finalmente libero da compiti difensivi, è esploso Jeremy Menez, ora elemento indispensabile nello scacchiere offensivo dell’allenatore giallorosso.

Ora sono in via di guarigione Pizarro, Taddei e Perrotta ed a questo punto starà a Ranieri capire come e dove impiegare questi uomini. Il brasiliano potrebbe prendere il posto del suo connazionale Simplicio, che ultimamente non ha saltato un incontro, mentre Perrotta è l’ideale sostituto di Matteo Brighi o Leandro Greco. Il problema sorge con David Pizarro. Il cileno sino allo scorso anno, era un pilastro del centrocampo romanista, premiato dalla critica e dai tifosi come migliore della sua squadra. In questo campionato, non sta trovando continuità di gioco, causa anche problemi fisici che si porta dietro dalla fine dell’anno passato e le sue prestazioni in campo non sono all’altezza del suo valore. Stando così le cose è anche difficile riuscire a trovare un ruolo adatto al Peq. Il nuovo modulo non sembra esser disegnato per le sue qualità, come accade al Milan con Pirlo.

L’idea di gioco della Roma e del Milan capolista e prossimo avversario dei giallorossi, è molto simile. Entrambe schierano il rombo nella parte centrale del campo, entrambe hanno giocatori muscolari davanti alla difesa ed entrambe hanno grande qualità in attacco. La differenza tra le 2 compagini la stanno facendo la coesione del gruppo rossonero, la voglia di rivincita di tanti campioni che per 5 anni hanno visto trionfare i cugini in Italia e nell’ultimo anche in Europa e soprattutto un fenomeno come Zlatan Ibrahimovic, vero e proprio ago della bilancia delle sue squadre e vincitore di 7 scudetti consecutivi negli ultimi 7 campionati con 3 maglie diverse. Alla Roma mancano questi elementi, poiché ha una rosa che non ha nulla da invidiare a quella di Massimiliano Allegri, che però è stato pronto a cambiare completamente il volto della squadra dopo la sconfitta con la Juventus a San Siro, sacrificando un talento come Ronaldinho e un giocatore geniale come Pirlo per dare maggiore forza al centrocampo con gli innesti di un redivivo Gattuso, con Flamini e spostando uno tra Boateng e Seedorf a supporto di Robinho e di sua maestà Ibra.


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