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Moratti: "E' Madrid la finale più importante di tutte"

di Giulia Spiniello
Fonte: Internews.it

Il giorno dopo la vittoria contro il Chievo Massimo Moratti predica tranquillità. C’è ancora la trasferta di Siena prima di festeggiare lo scudetto: “E’ davvero destino che si giochi a Siena la partita decisiva, ma lo considero un bel posto e ci torno sempre volentieri”, ha detto ai giornalisti il presidente, il quale ha risposto anche sulla riconciliazione tra Balotelli e i tifosi: “Si tratta di un segnale naturale da parte di una tifoseria che ha ritrovato un campione. E’ normale che non ci siano pregiudizi nei suoi confronti. Mourinho? Ha fatto benissimo in questi due anni, il nostro obiettivo è trattenerlo non solo in virtù del contratto che lo lega all’Inter, ma anche dimostrandogli affetto e attaccamento, un po’ come i tifosi hanno fatto ieri. Adesso aspettiamo prima di parlare di futuro, non vedo il motivo di anticipare questioni di questo tipo con altre due patite ancora da disputare. Non sono stato sibillino in questi giorni sull’argomento, se non mi sono espresso apertamente è perché io e Mourinho abbiamo deciso di comune accordo di parlarne solo al termine della stagione”.

Altre due partite da giocare, dunque, due finali nel vero significato del termine: “La squadra si avvicina a questi appuntamenti con il solito spirito, finora di partite decisive ne abbiamo giocate tante – spiega Moratti -. Chiaramente, la finale di Madrid è la più importante di tutte, ma nei ragazzi vedo la solita professionalità, unita a continuità e forza. Possibile che i giocatori in campionato abbiano rallentato per farsi trovare pronti al finale di stagione. Non credo però pensassero di perdere punti nel frattempo. Comunque la tattica ha pagato, perché oggi siamo nelle condizioni fisiche giuste per essere al meglio. Li vedo in gran forma”. Conclusione sulla questione disciplinare, nello specifico il deferimento nei confronti di Mourinho per le dichiarazioni post Coppa Italia: “Non penso che al deferimento seguirà una squalifica, sarebbe esageratamente voluta. Quando abbiamo ritenuto le decisioni giuste, non siamo mai intervenuti, ma lo faremmo in questo caso. Quella di Mourinho era solo una battuta e sono contento che lo abbia capito anche il presidente del Siena Mezzaroma”.

 


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