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Quindicesima giornata: volano Lazio, Juventus e Napoli. Crolla lInter, a meno dieci dal Milan

di Massimiliano Bruno

Turno di campionato ricco di contenuti, doveroso partire dalla capolista. Il campionato che finora si era delineato senza padroni potrebbe averne trovato uno: il Milan. Il condizionale è d’obbligo, perché la squadra di Allegri non ha fugato tutti i dubbi in merito. Il netto 3-0 con cui il Diavolo ha liquidato il Brescia racconterebbe altro, ma la questione tattica e la mancanza di alternative in difesa sono ancora vive: non convince, a lungo termine, l’utilizzo dei tre incontristi a centrocampo a scapito della qualità, marchio di fabbrica del Milan degli ultimi venti anni. L’imminente recupero di Pato, ad ogni modo, aggiunge gol e velocità ai numeri di Ibra, inevitabilmente i favoriti per la festa finale.

L’Inter è in piena crisi, in emergenza totale, attaccata alla macchina dell’ossigeno. Di alibi ed attenuanti ne abbiamo già parlato a lungo, ma cresce via via la convinzione in casa Inter che la scelta legata a Rafa Benitez sia stata poco felice. La mossa Natalino su Zarate, con tutta la “compassione” per il giovane nerazzurro, ha del patetico. Reja gongolava sulla panchina e spostava l’argentino sulla fascia di competenza del centrale nerazzurro, adottato ad esterno basso, fugando ogni tentativo da parte di Benitez di correggere l’errore originale.

Reja, appunto. La Lazio è spinta dalla qualità dei suoi interpreti offensivi, Hernanes e Zarate su tutti, oltreché da una compattezza di squadra dovuta più al lavoro del tecnico goriziano che al reale valore dei singoli. Non vincerà lo scudetto, ok, ma merita rispetto. E’ un giudizio che non tiene conto dell’umiliazione rifilata all’Inter, ci è riuscito anche il Chievo del resto, quanto della continuità mostrata dopo la reazione alla sconfitta nel derby.

Dietro i biancoazzurri volano Juventus e Napoli, con ambizioni differenti relative agli organici a disposizione. La Juventus è la migliore squadra dal punto di vista dell’intensità fisica, in questo campionato è un dato non sottovalutabile. Il 4-4-2 di Delneri funziona eccome, gli esterni, Krasic in primis, sono devastanti sia nei suggerimenti che negli inserimenti in zona gol; tagli, sovrapposizioni, concentrazione difensiva ed un Quagliarella super fanno il resto. Occhio a questa Juventus. A Catania, campo su cui nessuno aveva ancora vinto, ha chiarito con il 3-1 il suo effettivo valore. Il discorso per il Napoli è differente, perché è una squadra che vive, bene, di alti e bassi. Nel Monday Night ha letteralmente devastato il Palermo, trovando ingiustamente il gol solo all’ultimo minuto, ma la mole di gioco evidenziata dagli uomini di Mazzarri ha impressionato. Cavani è un attaccante formidabile, che abbina qualità e gol a sacrificio fisico, ma occorrono alternative e migliori risorse nelle altre zone di campo, essenzialmente in difesa.

Molto male il Palermo, la consueta Fiorentina vincente in casa ed in difficoltà lontano dal Franchi, ancora una vittoria esterna per il Genoa. La Roma alle prese con le oramai annose incertezze: per la quinta volta nell’arco dell’anno solare si lascia recuperare un vantaggio di due reti. Questi gli ingredienti della quindicesima giornata di campionato, la rincorsa al Milan prosegue per un torneo che si fa sempre più interessante e ricco di spunti a settembre difficilmente prevedibili.
 


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