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Zoff e Insegno: "Tifosi Lazio non influenzeranno la partita con l'Inter"

di Giulia Spiniello
Fonte: Ansa

Per Pino Insegno, noto tifoso biancoceleste a Lazio-Inter «Non ci saranno accordi, mi sembra di poter dire che, forse per la prima volta, sia in testa che in coda, stiamo assistendo ad un campionato regolare. Di cose strane in passato ne abbiamo viste tante, ma non mi sembra questo il caso, anche perchè non siamo ancora salvi». Il pensiero vola subito a quel 5 maggio del 2002, quando contro ogni previsione la Lazio riuscì a mettere al tappeto l'Inter facendole perdere il titolo, anche se in quel caso ad approfittarne fu la Juve e non la Roma. «Anche quella volta si fecero per tutta la settimana gli stessi discorsi di oggi - aggiunge Insegno - ma alla fine vinse la Lazio». A giocare a favore della formazione di Reja sarà anche il calendario che permetterà ai biancocelesti di scendere in campo sapendo già i risultati del pomeriggio di Parma-Roma e Atalanta-Bologna. «Penso che il campionato si decida proprio in quelle due partite se la squadra di Ranieri non vincesse in terra emiliana o l'Atalanta perdesse o pareggiasse contro i rossoblù, è chiaro che gli animi domenica sera all'Olimpico sarebbero molto più rilassati, e questo è una fortuna per la Lazio». Eppure la maggioranza dei tifosi biancocelesti si augura un successo dell«Inter. »Per carità, nella realtà della Capitale è un discorso che ci può stare ma perdere apposta no. Il tifo contro i cugini è una cosa naturale, ma sempre da un punto di vista sportivo. Non c'è questa povertà di spirito in città, certo il tifoso della Lazio spera di non vedere la Roma festeggiare lo scudetto, così come quello giallorosso fa il tifo per la nostra retrocessione. Ma la vittoria non è mai la sconfitta di qualcun altro: non esulterò mai ad un gol dell'Inter domenica, mai«. Dello stesso avviso sono anche due grandi ex della Lazio, Dino Zoff e Felice Pulici. »Sarà un partita regolare - spiega l'ex campione del mondo - È normale che i tifosi facciano questi discorsi, ma non possono condizionare i giocatori: per loro il discorso è diverso. Rocchi e compagni devono pensare soltanto alla salvezza, e questo conta di più di un ipotetico scudetto della Roma«. Tutto però potrebbe essere più chiaro dopo le partite di domenica pomeriggio».

 


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