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Bove: "Il calcio è più di una partita. L'affetto ricevuto mi ha dato una forza incredibile. Ci vediamo presto in campo"

di Luca d'Alessandro

Questa la lettera pubblicata da Edoardo Bove, calciatore della Fiorentina in prestito dalla Roma, che ha accusato un arresto cardiaco durante Fiorentina-Inter e che, dopo un'operazione per un impianto sottocutaneo di un defribillatore, non potrà giocare in Serie A. 

"Ciao a tutti,
in questi giorni difficili ho avuto modo di pensare molto. Seppur la condivisione sui social non sia nella mia natura, vorrei esternare un pensiero che mi ha colpito nel profondo.
Lo spiacevole episodio avvenuto durante Fiorentina-Inter, mi ha dimostrato, ancor più di quanto pensassi, che il calcio è molto più di una partita, di un campionato, o di una carriera.
Il calcio è una comunità di persone, legate dalla stessa passione, che condividono momenti di gioia, commozione, rabbia, delusione e sofferenza. Proprio in questi momenti mi rendo conto di quanto questo sport sia genuino, di quanto, al di là dei risultati, della competizione o della concorrenza siamo tutti uniti.

Uniti da un legame che a maggior ragione, una volta creato, si rafforza nei momenti di difficoltà, diventando quasi indissolubile.
Un legame che ti trasmette amore ed emozioni difficili da spiegare.
Un legame che ti dà la forza di superare qualsiasi ostacolo.
Ne parlo perché l'ho vissuto sulla mia pelle in questi giorni:
l'affetto che ho ricevuto, il calore dei tifosi, il supporto da parte dei compagni e degli avversari, la vicinanza di TUTTO il mondo del calcio è stato un qualcosa che mi ha dato una forza ed un coraggio incredibili. Mi sono sentito circondato da un'energia positiva che mi ha permesso di rimanere tranquillo, di non sentire la solitudine che spesso è presente in questo tipo di difficoltà.

Ci vediamo presto, in campo". 


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