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Dragoni: "Americani? Del patrimonio si sa poco, saranno solo traghettatori"

di Adriano Mazzone
Fonte: Rdio IES

Gianni Dragoni, giornalista de Il Sole 24 Ore, è intervenuto a Radio Ies commentando le ultime vicende societarie della Roma:

COSA E' SUCCESSO IERI E COSA SUCCEDERA'
"C'è stato un passo avanti importante, e cioè la conferma della trattativa con la cordata americana, o meglio italo-americana perchè Unicredit è dentro. 30 giorni possono essere un tempo sufficiente per chiudere, ma anche un segnale che c'è ancora qualcosa da mettere a posto e in una trattativa esclusiva possono sorgere dei problemi.

I DUBBI DI GIANNI DRAGONI
"Prima che se ne parlasse non conoscevo nessuno dei protagonisti, ma saranno sicuramente abbienti. Stupisce che non siano molto conosciuti, del loro patrimonio si sa poco. Sono più fiducioso, invece, per gli advisor italiani coinvolti. Ci sono diversi punti interrogativi, un po' di scetticismo credo sia anche normale, visti i precedenti.

AMERICANI FIGURE TEMPORANEE, TRAGHETTATORI
"Mi chiedo cosa abbia spinto gli americani a lanciarsi in questo business. Mi chiedo: saranno figure temporanee? Mi è sembrato, ricostruendo la vicenda, che fosse più Unicredit a voler vendere, anche con quel viaggio della speranza, che non gli americani a voler comprare. Potrebbero essere solo figure temporanee".

SOLO TRAGHETTATORI?
"Sì, penso di sì. Potrebbero aver accettato l'operazione per motivi meramente economici".


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