Italpetroli-Unicredit, tutto rimandato al 5 luglio quando potrebbe esserci l'annuncio della cessione della Roma
Italpetroli e Unicredit, rappresentati dai rispettivi avvocati Di Gravio per la banca e Conte e Gambino per i Sensi, si sono incontrate di nuovo queste pomeriggio presso lo studio dell'avvocato Carbonetti. In realtà si è trattato di un colloquio preparatorio in vista del vero incontro, quello decisivo, che si terrà lunedì in tarda mattinata presso lo studio di Cesare Ruperto.
Se le parti dovessero lunedì addivenire ad un accordo, verrebbe nominato un trust, un soggetto giuridico terzo che lascerebbe Unicredit in una posizione defilata: al trust verrebbero affidati gli asset della famiglia, il club Roma in primis.
In attesa che l'advisor trovi acquirenti con cui trattare le dismissioni. Senza accordo invece si andrebbe alla sentenza arbitrale, entro comunque la fine di luglio. In caso di vittoria di Unicredit, ci sarebbe l'annullamento del piano di rientro sottoscritto due anni fa e il ripristino della procedura legata ai decreti ingiuntivi.
Secondo l'agenzia Italpress mancherebbe solo l'ultima firma di Rosella Sensi e poi la Roma passerà insieme al resto del gruppo Italpetroli, in mano a Unicredit. L'annuncio è atteso proprio per lunedì. Non sono previsti altri incontri nel fine settimana. In realtà il risultato finale della partita sembra già definito. Il passaggio della Roma a Unicredit sarà la contropartita per il ripianamento del debito da 325 milioni che il gruppo petrolifero, fra prestiti e linee di credito varie, ha nei confronti della banca di Piazza Cordusio (la famiglia Sensi ne deve altri 80 al Monte dei Paschi di Siena). Fonti vicine ai Sensi danno ormai per certa la cessione.
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