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Roma, il nuovo organigramma societario: imminente la firma di Sabatini, ipotesi Sensibile

di Massimiliano Bruno

Dopo mesi di trattative serrate, conferme, smentite, rinvii, la contesa societaria si è finalmente risolta con l’avvento della cordata americana guidata dall’imprenditore Thomas DiBenedetto. Da quel 15 aprile 2011, giorno che resterà probabilmente nella storia giallorossa, si è concretamente iniziato a lavorare per costituire l’organigramma della società che sarà.

Una divisione di ruoli e competenze abbastanza marcata è il fiore all’occhiello del modello di gestione imprenditoriale statunitense. Ciò che ci si attende dalla nuova proprietà, più che il mero inserimento di fondi che vadano ad accrescere il budget disponibile, è la validità del progetto: rafforzamento nel tempo sia della prima squadra che del settore giovanile, costruzione di un nuovo stadio di proprietà che rappresenti un’infrastruttura all’avanguardia e appunto una divisione netta dei ruoli all’interno della società.

La scelta in merito al prossimo direttore sportivo è stata adottata: sarà Walter Sabatini, già ds di Lazio e Palermo, a guidare il nuovo corso della Roma. La firma è attesa per la prossima settimana, probabile nei primi giorni ma comunque imminente; il dirigente è già a lavoro e segue alcune piste importanti in ottica rafforzamento/ringiovanimento della rosa, il suo lavoro di ricerca e la sua rete di contatti si tramuterà in effettiva risorsa per la Roma nel momento in cui apporrà la firma sul contratto che lo legherà alla società capitolina.

Secondo alcune indiscrezioni raccolte dalla redazione di Vocegiallorossa.it, un incarico dirigenziale nella futura società potrebbe spettare a Pasquale Sensibile, attualmente direttore sportivo del Novara, terza forza del campionato cadetto. La pista Sensibile è ancora in via di definizione ma è possibile che anche lui farà parte del nuovo staff romanista, probabilmente come capo degli osservatori.

Infine un accenno alla questione direttore generale: la società ha scelto Franco Baldini, oggi general manager della nazionale inglese di calcio e proprio per tale ragione la firma tarderà ad arrivare. Almeno nel brevissimo periodo: Baldini deve risolvere il suo legame con la Federazione inglese e non rovinare un rapporto di fiducia consolidato negli anni con la guida tecnica dell’Inghilterra Fabio Capello.
 


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