Atletico Madrid-Roma 2-0 - Top & Flop
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Luca d'Alessandro
TOP
PADRONI DEL PROPRIO DESTINO - Nella serata in cui la Roma torna a essere, dal punto di vista del blasone europeo, la Roma e l'Atletico Madrid una delle migliori compagni europee, i giallorossi tornano a casa consapevoli di avere la qualificazione agli ottavi di finale (la gara del Wanda Metropolitano fa capire di che impresa si tratti) nelle proprie mani. Contro il Qarabag, eliminato dalla coppe europee per questa stagione, servirà riempire l'Olimpico per aiutare la squadra a vincere e, a missione compiuta, renderle il giusto omaggio. (Potrebbe non servire neanche la vittoria in caso di 1X tra Chelsea e Altetico Madrid, ma chi fa da sè...)
SCONFITTA CHE RIPORTA TUTTI COI PIEDI PER TERRA - Lo aveva accennato un po' Di Francesco in conferenza stampa, facendo riferimento alla cena post-derby e a quei bicchieri di vino. Il mister scherzava, ma non troppo, perché conosce bene l'ambiente giallorosso essendo stato calciatore a Roma, prima dei suoi ragazzi. Il 2-0 senza appello, se c'era una partita indolore da perdere era proprio questa, può far solo che bene alla squadra per farle capire che non si è fatto ancora nulla e che se non affronti tutte le partite col giusto piglio, specie in Champions League, la sconfitta è sempre dietro l'angolo.
FLOP
FRENO A MANO TIRATO - L'impressione, specie nel primo tempo, è stata quella che la Roma aveva nelle proprie corde la possibilità di far male a un Atletico Madrid, usando le parole di Filipe Luis "praticamente eliminato", ma che si sia accontentata di provare a strappare quel punto qualificazione.
QUESTIONE DI FEELING - Gonalons-Pellegrini-Nainggolan. 2 centrocampisti su 3 nuovi, nel reparto nevralgico del campo. Non ne trae beneficio nessuno: Gonalons fa il compitino, Pellegrini è più a terra che in piedi e Nainggolan è limitato dal non potersi permettere troppe licenze offensive rispetto a quando gioca con De Rossi e Strootman al suo fianco.
IMPRECISIONI - Molti, troppi, gli errori che nel tennis vengono chiamati "non forzati". Un difetto, vedi i gol prensi in Qarabag-Roma o in Chelsea-Roma, perseverato in questa prima parte di stagione. Un post-it per Di Francesco e i suoi su dove migliorare.
NO IDEA - Fase offensiva nulla o quasi. Dzeko attraversa un momento di appannamento, ma la squadra lo aiuta poco. Perotti potrebbe far malissimo all'Atletico sulla sua fascia, ma la soluzione tentata è sempre la stessa. Ci prova Kolarov, ma i suoi cross attraversano l'area di rigore difesa da Oblak senza romanisti pronti a depositare in rete. Fascia destra, non pervenuta o quasi.