Austria Vienna-Roma 2-4 - Top & Flop
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Luca d'Alessandro
TOP
LEZIONE IMPARATA – Dopo l'amaro pareggio subito in casa era importante vincere e dare il segnale di netta superiorità. L'inizio da film horror è servito in qualche modo a suonare subito la sveglia. Sull'1-3 la squadra non si è fermata, trovando il quarto gol. Che fosse importante mandare un segnale lo dimostrano le scelte di Spalletti che ha lasciato in panchina Gerson e Iturbe per gran parte della gara.
PRIMO POSTO IPOTECATO – 8 punti in classifica, +3 dall'Austria Vienna e scontro diretto a favore, +4 dall'Astra Giurgiu, +5 dal Viktoria Plzen. Per la matematica certezza occorre aspettare il prossimo 24 novembre e la sfida contro i cechi. Vincere il girone garantisce 600.000 euro bonus più altri 500.000 per l'accesso ai sedicesimi di finale, dove i giallorossi dovranno approdarci da teste di serie.
D COME DOPPIETTA – Le ultime 3 vittorie in trasferta della Roma, sono caratterizzate da altrettante doppiette di Edin Dzeko. Quando la squadra è trascinata dal suo numero 9 arrivano gol e i tre punti.
PENDOLINO PERES – La rimonta della Roma passa per le sue sgroppate sulla fascia destra e i suoi assist. In una difesa più al completo nell'infermeria di Trigoria che a Vienna è, in attesa del pieno recupero di Rüdiger, uno degli ultimi titolari rimasti e lo dimostra.
IL RITORNO DEL NINJA – Pian piano sta tornando anche lui. Ormai in versione diesel, vedi anche la stagione scorsa. Secondo gol in pochi giorni per tornare protagonista con la Roma e riprendersi la Nazionale.
FLOP
TUA, MIA... GOL – Rudiger/Alisson prima, Hadzikic con il suo compagno di squadra poi. Un mix tra un bug di FIFA e un Vai col liscio. Pensando ai colori giallorossi, si capisce perché Szczesny dia più garanzie a Spalletti.
VENA GONFIA – Forse troppo per De Rossi che rientrava dalle 3 giornate di squalifica rimediate contro il Porto. Prestazione tecnica, bagnata con il gol, a parte. Il capitano della Roma si fa innervosire subito da una botta rimediata da Kayode, su cui cerca di vendicarsi. Alla fine viene ammonito, ma da difensore per mancanza di alternative, dovrebbe mantenere di più i nervi saldi e pensare più al momento delicato della squadra.
SI FA QUEL CHE SI PUÒ – 5 gol subiti nei due scontri contro un modestissimo Austria Vienna. Il problema della Roma è sempre il proprio reparto difensivo. L'attenuante c'è tutta, farsi i gol da soli no.