Cagliari-Roma 2-2 - Top & Flop
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Luca d'Alessandro
TOP
A MENTE SGOMBRA – Falso nueve, vero nueve, difesa a 5, a 3 o a 4. Pronti, via la Roma ha dimostrato di essere superiore alle avversarie incontrate in tutte le gare giocate finora. Quando il risultato non sta maturando o i minuti passando, senza l’ansia da prestazione è un tipo di squadra, nel caso inverso (non è un caso l’inizio della gara contro il Porto all’Olimpico) un’altra. La dimostrazione sta nel fatto che contro il Cagliari la Roma dopo 1 minuto mette Peres a tu per tu con Storari, segna con Perotti e dopo 50” dall’inizio del secondo tempo trova lo 0-2.
5 PASSI – Son quelli necessari a Diego Perotti per segnare il suo 3 rigore in questa stagione. La sua più che una rincorsa è una camminata dove l’importante è guardare il portiere per carpire anche il più piccolo segnale su dove si tufferà e spiazzarlo.
KEVIN!!! – Un po’ come in “Mamma ho perso l’aereo” nel momento in cui la… mamma si accorge di aver dimenticato il figlio a casa. Questo è l’urlo fatto da un po’ tutti i tifosi della Roma al momento del gol di Strootman. Un giocatore mancato troppo alla squadra nelle ultime due stagioni, capace di crescere partita dopo partita in maniera esponenziale. Questa Roma senza Strootman sarebbe ancor più in difficoltà.
FLOP
“2 punti buttati” – Trovi il vantaggio su calcio di rigore, soffri gran parte del primo tempo, il Cagliari prende un palo clamoroso con Borriello allo scadere dei primi 45’, rientri dall’intervallo e dopo pochi secondi vai sullo 0-2. Se questa cosa l’avesse fatta la Juve, avremmo cambiato canale e messo Diretta Gol per rendere la serata interessante. Essendo capitata alla Roma, la gara è finita 2-2 con l’ennesima serataccia (dopo quella di pochi giorni fa terminata con l’eliminazione dalla Champions) per chi ha a cuore i colori giallorossi. La stagione è lunga… purtroppo o per fortuna viste le premesse?
SENZA FORMA… – Un mercato ancora da capire, tra infortunati, squalificati, gente non considerata (per il momento?) all’altezza della Roma, fa sì che la squadra e Spalletti stiano alla ricerca della propria intensità. L’idea del gioco basato sul possesso palla è venuta meno in quanto, a centrocampo e non solo, si sbagliano passaggi facili a 5 metri di distanza. Essere camaleontici per quanto riguarda il modulo in campo è un vantaggio, ma al momento è più un cercare di mettere una toppa a partita in corso che altro. La sosta permetterà (nazionali permettendo) a Spalletti di lavorare su questi aspetti.
...NÉ CARATTERE – Il mister, in una delle prime conferenze stampa della stagione, aveva chiesto una squadra di carattere per sopperire al divario tecnico che c’era tra la Roma e la Juventus. Una squadra di carattere non viene eliminata come ha fatto (con 3 espulsioni) dalla Champions League o non si fa rimontare se è 2-0 in vantaggio a 30 minuti dalla fine.