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Coppa Italia, Roma-Atalanta - I top e flop

di Greta Faccani

Cambiano gli interpreti, ma la Roma continua a convincere e si guadagna i quarti di finale di Coppa Italia, battendo una Atalanta arrivata all’Olimpico per provare a giocarsela ma, nei fatti, squadra che ha impensierito poco gli uomini di Zeman. E proprio il tecnico boemo è sceso in campo con una formazione rimaneggiata, in modo da permettere una sorta di turnover che permettesse ai titolari di sempre di rifiatare. Ecco i top e flop del match.

TOP

PJANIC - Messo in discussione sin dall’inizio della stagione, questo giocatore è stato in grado di riprendersi un posto da titolare a suon di prestazioni sopraffine e la gara di ieri sera ne è l’ennesima conferma. Un assist e un gol non descrivono pienamente una partita fatta di passaggi ottimali, di intensità e di corsa. Assieme a Bradley garantisce al centrocampo un bel movimento e una grande velocità.

I GIOVANISSIMI - Nico Lopez (classe 1993) e Alessio Romagnoli (classe 1995) titolari, a cui si aggiunge, nel secondo tempo, Dodò (classe 1992): la Roma si affida ai suoi giocatori più giovani i quali, diversamente l’uno dall’altro, non deludono. Il difensore centrale si rende protagonista di una serie di buoni interventi, il terzino appena sceso in campo mostra la sua buona corsa e la sua capacità di incursione e l’attaccante - soprattutto quando resta solo a dover coordinare il reparto - sfodera una singola giocata di grande intensità.

STEKELENBURG - Smaltito il problema alla mano torna in campo e si riprende il posto che gli spetta tra i pali. Sicuro, attento e reattivo, soprattutto a 10’ dallo scadere, quando l’Atalanta cerca di pressare un po’ più alto: lui c’è. E si vede davvero.

DESTRO - De Rossi accende la musica, Pjanic sceglie la melodia e Destro inizia a ballare, dopo aver segnato la rete del 3-0 in un’azione assolutamente perfetta. Poco prima, aveva anche regalato il gol all’amico Osvaldo, con il quale ormai l’intesa «è bellissima» e sì, si vede. Ma la gara di Mattia Destro è anche tanto altro: sacrificio, corsa ed intensità, non si ferma un attimo fino a quando è costretto a lasciare il campo a causa di una botta subita al quadricipite.

 

FLOP

 

L’INFORTUNIO DI DESTRO - Una botta subita all’altezza della coscia destra verrà valutata nelle 24/48 successive all’accaduto e, ovviamente, la speranza è quella che tutto possa rientrare al più presto. Sì perché ora Destro è diventato importantissimo per questa Roma: entrato in punta di piedi e con qualche insicurezza di troppo, ora è un elemento che fa tanto lavoro anche in fase non puramente propositiva. Una continuità sofferta ma meritatissima, una continuità che è necessario mantenere.


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