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Genoa-Roma 2-4, i top e flop!

di Greta Faccani

Ben sei i gol ieri allo Stadio Marassi dove la Roma di Zeman ha battuto il Genoa di De Canio. Un approccio iniziale sottotono da parte dei giallorossi, che poi - trascinati da uno splendido Totti - hanno aperto le danze riuscendo ad ottenere una vittoria che, contro il Grifone a Genova, non arrivava dal 2007. Ecco i top e flop di una gara condita da diverse emozioni.

TOP

PIRIS - Su di lui ne sono state dette (e scritte) di tutti i colori. Protagonista di un inizio stagione sicuramente non dei migliori, oggi il terzino ha dato prova di grande personalità e grinta incurante, finalmente, delle critiche piovute addosso alle prime uscite. Il paraguaiano ci ha messo del suo in occasione di due dei quattro gol della Roma, oltre ad aver creato diverse sovrapposizioni nella fascia con Lamela. Bravo!

CASTAN - Non è un azzardo dire che, al momento, si tratta del migliore acquisto della scorsa sessione di mercato in casa Roma. Impreciso nella prima parte del match - come tutta la squadra che subiva solamente - dopo al gol di capitan Totti ha deciso che dove c'è lui non si passa e lo ha fatto vedere in tutti i modi possibili. Ottimo in coppia con Marquinhos, conferisce solidità ad una difesa ancora troppo acerba. Essenziale. 

L'ATTACCO - Totti-Osvaldo-Lamela: quattro reti di spessore. Una gara iniziata troppo in sordina e presa letteralmente in mano dal capitano giallorosso ma, dopo la sua rete, la Roma è apparsa da subito un'altra: velocità e pressione, cuore e tenacia. Osvaldo protagonista di due reti favolose, Lamela mostra determinazione e concretizza l'ennesima occasione messa lì da quel numero 10 che è - per ora - al terzo posto da solo nella classifica dei migliori marcatori della Serie A. Meravigliosi.

 

FLOP

1'-27' - In questa frazione di gioco la Roma non esiste: rimedia ben due gol dal Genoa e va assolutamente in crisi data la supremazia dell'avversario. Ci pensa poi capitan Totti ad alzare la testa e tutto inizia magicamente a girare. Il problema iniziale, però, resta. I giallorossi subiscono troppo, cadono in buchi temporali da cui non sempre è possibile riemergere, impiega troppo a carburare e cade in errori decisamente troppo gravi. Correre ai ripari.

TACHTSIDIS - Il centrocampista greco sembra essere l'unico titolare per un ruolo di regista tanto ambito all'interno della squadra giallorossa. Sebbene goda di una fiducia totale da parte del mister, il giocatore è sembrato troppo spaesato, non incisivo. Appena arrivato, in occasione del tour statunitense, ha fatto vedere dei buoni movimenti ed una certa capacità di pressione, capacità che ora, invece, semprano assopite. Da rivedere.

I "CASI" OSVALDO E DE ROSSI - Poche chiacchiere, parla il campo.


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