Gent-Roma 1-1 - Top & Flop
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Luca d'Alessandro
TOP
SOUVENIR DA GENT - Con le cartoline orami finite in disuso la Roma torna dalla trasferta in Belgio con la qualificazione agli ottavi di finale. Compito svolto e la competizione comincia a entrare nel vivo, visto che dal prossimo turno non ci saranno più paletti e/o teste di serie.
QUELLI DEL BICCHIERE MEZZO PIENO - Il massimo col minimo sforzo. Con la qualificazione in tasca il pareggio per 1-1 e la relativa prestazione può essere analizzato in maniera più leggera rispetto a se fosse stata o la gara di andata o una partita di campionato. Per questo, in una serata in cui la squadra è poco brillante, alla fine il bicchiere è mezzo pieno, o se volete un altro luogo comune: "La Roma passa il turno soffrendo, da grande squadra".
BRAVI E CINICI NEL RISPONDERE - Gol subito per la consueta disattenzione difensiva, ma passano pochi minuti e l'asse Mkhitaryan-Kluivert pareggiano. Bravo l'armeno nell'assist, freddo, prendendosi il tempo giusto per battere a rete, l'olandese. Una rete importante sia per l'aspetto mentale di una squadra che stava soffrendo l'avversario, sia ai fini della qualificazione, visto che il Gent avrebbe dovuto segnare 2 gol per passare il turno. Tra l'altro, quello di Kluivert, rappresenta l'unico tiro nello specchio della porta della squadra di Fonseca.
FLOP
POLIGONO DI TIRO - Ora i dati vanno sempre contestualizzati, perché il numero dei tiri in porta del Gent arriva a toccare la cifra di 22 (soltanto 6 in porta). Resta l'indicazione di una sofferenza eccessiva contro il Gent, squadra dall'ottimo score casalingo, ma che, analizzando il doppio confronto, se fosse stata di qualità leggermente superiore avrebbe strappato alla Roma la qualificazione per le occasioni create nei 180 minuti.
CENTRODESTRA - Spinazzola-Mancini, soprattutto nel primo tempo forniscono una prestazione insufficiente. Disattenti sia in occasione della rete di David, sia in altre circostanze che fanno rischiare di incassare il secondo gol. Non va molto meglio quando entra Santon al posto dell'ex terzino della Juventus.
AUTOBUS GIALLOROSSO - Quando il fine giustifica i mezzi. La Roma finisce con una sorta di 5-4-1 tutti a protezione del risultato. Un po' colpa delle assenze di Pellegrini e Perotti (alternative offensive), un po' tentare di chiudere tutti gli spazi al Gent e giocare col cronometro e col risultato favorevole. In altri momenti, la squadra avrebbe mantenuto la propria identità.