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Napoli-Roma, i top e flop

di Greta Faccani

In una giornata dove (quasi) tutte le prime in classifica hanno perso punti importanti, la Roma riprende la Serie A incontrando il Napoli di Mazzarri al San Paolo. Una gara a tratti surreale, dove i giallorossi hanno mostrato di poter cambiare il risultato in ogni momento, ma anche di non sapere sfruttare le occasioni che loro stessi hanno creato. Tre punti persi, sicuramente ancora di più amplificati per la posizione che avrebbe potuto ottenere la Roma vincendo. Ecco i top e flop della partita.


TOP

TRACCE DI GIOCO - La Roma si è vista, anche se solo a tratti. Segno che l'impianto c'è ed è evidente, ma quando non si colgono le vere occasioni tutto passa in secondo piano e tutto sembra da rifare.

 

FLOP

I GOL DI CAVANI - Arrivata al 4’, la prima rete dell’attaccante uruguaiano è una concessione della difesa romanista: Castan resta immobile e Burdisso sbaglia completamente la diagonale, infine Goicoechea non trattiene palla. Il secondo gol nasce da una palla inattiva (la rimessa di Zuniga): anche in questo caso la squadra non riesce ad impedire il tiro di Cavani, nonostante l’area fosse parecchio affollata. Terza rete, altra palla inattiva. Nessuno può intervenire al tiro di testa, nemmeno i ben due giocatori che sostengono Goicoechea in prossimità della linea di porta. Il poker di Maggio passa quasi inosservato. Incredibile.
 
LE OCCASIONI PERSE - Diversi tiri nello specchio della porta e anche fuori, ma la Roma fatica a concretizzare, soprattutto quando è proprio la squadra capitolina a creare il proprio gioco. Uno su tutti è Destro: tanto sacrificio (arriva anche in difesa) ma davvero poca concretezza sottoporta. Totti gli regala palle importanti, ma l’attaccante ascolano sembra sempre impiegare quella frazione di secondo in più che porta gli avversari ad intervenire. Occasioni perse anche per Bradley. Eclatanti.

DE ROSSI - Confermato nel ruolo di regista e reduce da una buona gara contro il Milan, il centrocampista non conferma, però, la buona prestazione di fine anno. Passaggi lunghi e poca incisività, troppi errori e troppo poco carattere che, nella posizione di coordinamento, serve sempre.

GOICOECHEA - Forse Stekelenburg merita una seconda possibilità.


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