Porto-Roma 3-1 dts - Top & Flop
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Luca d'Alessandro
TOP
CAPITANO - Il problema è che le candeline ormai sono troppe e troppe gare consecutive non le regge. Quando uno dà tutto letteralmente. La tensione muscolare facciale prima di battere il penalty, la gioia rabbiosa dopo il gol. Un qualcosa di bello, da romanista.
FLOP
LA PAURA FA DIFESA A 3 - Sulla distinta difesa a 3, in campo va in scena un 5-4-Dzeko e speriamo di tenere 90'. Come dare il segnale alla squadra di non essere all'altezza di giocarsela alla pari contro il Porto, dopo aver vinto la gara di andata. Il jolly è stato giocato contro il Barcellona. Col Liverpool la squadra ne ha presi 5, in questa stagione avevi già non giocato a Milano contro i rossoneri...
LOURDES - La lista è lunghissima in stagione. Se però, nella gara più importante dell'anno perdi 3 giocatori per infortuni muscolari e ne hai altri 2 titolari rientranti, qualcosa non quadra. Colpa dei muscoli fragili dei calciatori o di come sono allenati?
VAR-GOGNA - "Tu dammi il mio, poi vediamo". Una sorta di must nelle discussioni sul calcio. Entrando nello specifico, nell'era del calcio moderno, vediamo come le cose non cambiano. La tecnologia non sbaglia, l'arbitro che la deve usare si. Non andare a rivedere Marega che tocca Schick in area di rigore all'on-field review è vergognoso.
NO-KOUT - Nonostante tutto: Di Francesco, errori individuali, trattenute, VAR. Dzeko, che nel nome ha il colpo del KO, oramai sempre più nervoso verso il mondo, ha due volte la palla qualificazione sul destro. A scelte di soluzione invertite la Roma sarebbe ai quarti di finale. Calcia forte, alto, quando serviva piazzarla, tenta un pallonetto (intercettato prima di varcare la linea), quando avrebbe dovuto optare per la potenza.