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Roma-Barcellona 1-1 - Top & Flop

di Luca d'Alessandro

TOP

THE CHAMPIONS Mancava dalla gara contro il Manchester City l’atmosfera Champions League. Semplicemente qualcosa di particolare, dall’accoglienza allo stadio, fino al momento del telone a forma di pallone che viene sventolato dai bambini al momento dell’ingresso in campo dei giocatori e all’urlo: “The Champions”, intonato dallo stadio.

FEARLESS – La preoccupazione era quella di una squadra che entrasse in campo, visto il calibro del Barcellona, col fantasma dell’1-7 subito dal Bayern Monaco. Invece con un Dzeko capace di far respirare, inizialmente, la squadra e innescare Falque e Salah, la Roma ha trovato la chiave per impensierire la retroguardia blaugrana, prendendo a sua volta fiducia, e giocare con enorme rispetto (il possesso palla del match parla chiaro), ma libera mentalmente.

“NON CI CREDO, MA SUL SERIO!?” – È quello che ha mimato coprendosi il volto con le mani Alessandro Florenzi dopo un gol semplicemente fantastico. L’espressione tra l’altro esclamata, pensata, ripetuta praticamente da tutti allo stadio e davanti alla tv. Tra i top di questo Roma-Barcellona anche la STANDING OVATION che il pubblico gli ha riservato quando è dovuto arrendersi ai crampi.

TESTUGGINE – La nuova maglia della Nike è stata ispirata dalle divise dei legionari romani. La Roma contro il Barcellona attua una tattica militare vincente ai tempi degli antichi romani e fruttuosa se attuata con criterio su un campo di calcio: la testuggine. Una difesa “come un sol uomo”, citando il film Il Gladiatore che ha permesso di limitare soprattutto Messi e Neymar.

MUROLAS – La certezza della difesa della Roma è Kostas Manolas. Intorno a lui ruotano Castan, Rudiger, De Rossi e la solidità del reparto difensivo. Due suoi interventi (scivolata a peso morto su un destro di Neymar a colpo sicuro e salvataggio sulla linea di testa su un pallonetto di Suarez) salvano il risultato.

FLOP

INFORTUNIO SZCZESNY – Non ci voleva, proprio quando la squadra aveva trovato il suo numero uno tra i pali, l’infortunio occorso a inizio secondo tempo al portierone polacco. Dita steccate e prontamente portato a fare i controlli di rito per riaverlo a disposizione il prima possibile.


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