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Roma-Bologna 2-1 - Top & Flop

di Luca d'Alessandro

TOP 

IN SCIA - Con le vittorie di Inter e Milan, soprattutto quella pesante a Bergamo dei rossoneri, la Roma, con un impegno più facile da calendario, era chiamata a vincere. Soffrendo più del dovuto compie la missione e rimane lì, aggrappata alla lotta Champions a -1 dalla squadra di Gattuso e -5 da quella degli ex Spalletti-Nainggolan. Soprattutto, stacca di 3 lunghezze Atalanta e Lazio. 

UN GIRONE FA - Gli uomini di Di Francesco non avrebbero vinto una gara del genere. La sconfitta subita all'andata per mano di Santander ne è la dimostrazione. Se al tecnico "non piace vincere così", non aver portato a casa i 3 punti, avrebbe riaperto vecchi e consumati discorsi sulla continuità di un team. Sono ora 6 i punti ottenuti in più rispetto alla stessa giornata di un girone fa. 

ROBIN - IL RITORNO - Come il secondo capitolo della saga iniziata dal regista Tim Burton di Batman, Olsen torna a difendere la porta della Roma a modo suo. La vittoria giallorossa passa per le sue parate. 

CAMALEONTE - Se il 4-3-3 non rende, c'è il 4-2-3-1 o viceversa. Nel primo tempo la Roma non riesce a trovare le misure a un Bologna sprecone. Kluivert non affonda, Zaniolo non è ispirato. Bastano l'ingresso di El Shaarawy e Daniele De Rossi per scardinare la difesa della squadra di Mihajlovic. 

 

FLOP 

SOLITO CALO MENTALE? - Quanto merito del Bologna, quanto demerito della Roma? Questo l'interrogativo che accompagna, soprattutto, la prima frazione di gara dei giallorossi. Una traversa, un tiro a colpo sicuro che centra in pieno Olsen. Dopo la fatica e la vittoria di Champions contro il Porto il rischio era quello di vedere proprio una squadra scarica. 

QUEL GOL SUBITO CHE FA LA DIFFERENZA - Vantaggio doppio contro Porto e Bologna, triplo a Bergamo. Quando il più sembra fatto, ecco che l'avversario di turno viene rimesso in gara. Se contro i felsinei il gol di Sansone (dubbi sulla validità) è avvenuto a pochi minuti dal 90', facendo sì da mantenere il risultato favorevole, in altre volte è bastato dare il la all'avversario per rocambolesche rimonte o qualificazioni ancora aperte, quando l'ostacolo sembrava superato. 

CHE BRIVIDI - Fazio-Kolarov, guarda caso i marcatori che hanno deciso il match. Bene in proiezione offensiva, male, specie l'argentino, in difesa. Certi errori col Bologna possono anche passare, quando il livello aumenta, vieni punito. 


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