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Roma-Cagliari 0-0, i top e flop

di Greta Faccani

È finita a reti inviolate la gara che ha visto a confronto gli uomini di Rudi Garcia e il Cagliari. Uno 0-0 che, per tutta la durata del match, sarebbe potuto concludersi diversamente grazie alle occasioni create dalla Roma e a un avversario che in poche occasioni si è avvicinato alla porta controllata da De Sanctis. I giallorossi hanno comunque uno score positivo, composto da dieci vittoria e tre pareggi.

TOP

PJANIC E DE ROSSI - Buona la prova del giocatore bosniaco che sostiene il tridente davanti a sé, pur senza incidere soprattutto nei calci piazzati. Buono anche il lavoro di De Rossi, più occasione si comporta da difensore aggiunto e va a conferire sicurezza assieme a Castan e Benatia. Da citare anche un puntuale De Sanctis che, nelle rare azioni pericolose della squadra sarda, si è dimostrato attento e concentrato.

BENATIA - Esce a pochi minuti dal termine della gara, ma disputa una partita di sostanza, soprattutto quando ha il compito di marcare Sau. Assieme al compagno di reparto Castan compone una solida coppia. Lascia il campo per un problema al polpaccio e le sue condizioni verranno valutate nella giornata di oggi.

MAICON E DODO' - I due terzini brasiliani fanno tanto lavoro sulle fasce e mettono in mezzo palla per agevolare il lavoro del reparto offensivo. Maicon, rispetto al compagno, ha una grande esperienza e la mette a disposizione della squadra, andando anche a conclusione in alcune occasioni. Meno brillante Dodò, ma sicuramente migliore rispetto alle gare precedenti.

FLOP

LE OCCASIONI - La Roma crea, ma non coglie. La gara disputata è stata caratterizzata da una buona intensità, i giocatori hanno espresso il loro gioco e hanno creato diverso occasioni, senza però riuscire a concretizzarle. 

AVRAMOV - Il portiere della squadra sarda è senza ombra di dubbio l'ostacolo più importante che non permette alla Roma di siglare il gol del vantaggio. I giallorossi si rendono pericolosi più volte, ma trovano sempre un puntuale avversario davanti a loro. Quando non ci arriva lui, è il palo a metterci lo zampino.


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