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Roma-Chapecoense 4-1 - Top & Flop

di Luca d'Alessandro
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Luca d'Alessandro

TOP 

#TODOSJUNTOS - Partiamo dallo spirito dell'iniziativa. Tutti uniti contro il destino avverso, quel fato che ha negato la gioia e la possibilità di giocarsi sul campo la finale di coppa alla Chapecoense. Le squadre sono entrate insieme, coi giocatori alternati e Di Francesco ha dato la possibilità a tutti, calandosi nello spirito del match, di giocare qualche minuto, adoperando 11 sostituzioni. 

NUOVO INIZIO - Quello di Alan Ruschel. Il più fortunato dei sopravvissuti del disastro aereo che colpì la Chapecoense. Capitano redivivo del club, dopo essere tornato in campo contro il Barcellona, segna il rigore della bandiera e fa commuovere tutto l'Olimpico. 

IL RITORNO DEL (FLO)RE(NZI) - Una voglia matta di ritornare in campo. Florenzi lo fa da capitano, sfiorando a più riprede il gol con conclusioni da fuori. Lo trova su un calcio di rigore che si procura lui stesso. Il ruolo, al momento, viste le necessità del mister, è ancora quello di terzino destro. La vita del jolly è anche questa. Dove esser schierato non è importante, ciò che conta è aver ritrovato un Florenzi in più per questa Roma. 

BENVENUTO - Pochi scampoli di partita, giusto per fargli assaporare un antipasto di quello che sarà il suo stadio. Schick prova subito a stupire tutti con un gol in rovesciata, ma si vede che ha ancora tanto lavoro da mettere nelle gambe in questa settimana che lo separa dal match contro la sua ex squadra: la Sampdoria. 

DA RACCONTARE AI NIPOTINI - La prima doppietta con la prima squadra. Notte che rimarrà indelebile per Mirko Antonucci.

FLOP 

SI POTEVA FARE DI PIÙ - 25 euro per una tribuna forse è stato un prezzo troppo alto per una gara dove si trattava di fare beneficenza verso una squadra distrutta dall'ormai famosa sciagura aerea. D'altro canto anche i settori popolari, eccetto la Curva Sud, son rimasti vuoti. 


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