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Roma-Fiorentina 4-2, i top e flop

di Greta Faccani

Nella gara di ieri, la Roma era chiamata ad una prestazione di carattere per consolidare le tre precedenti vittorie consecutive. Quella contro la Fiorentina era però una partita di alto impatto, un po' ai fini della classifica, ma soprattutto per la presenza di ex illustri tra i viola, primo tra tutti quel Vincenzo Montella accostato la scorsa estate alla panchina capitolina. Ecco i top e flop di un mach che rappresenta, ad ora, la migliore prestazione stagionale degli uomini di Zeman.

TOP

TOTTI - Re indiscusso della gara, quando arriva lui sul campo non ce n'è per nessuno. Vittima di una serie infinita di falli da parte degli avversari, regala palle deliziose per i compagni e garantisce intensità e carattere. Dopo aver fatto tutto ciò, ha anche il tempo di realizzare una doppietta. La prima rete arriva grazie ad un generoso passaggio di Destro che, da quella posizione, avrebbe potuto tirare in porta, ma la seconda è un vero gioiello: tiro da fuori area su cui Viviano arriva, ma la palla finisce dritta in porta. Sono 221 capolavori. Immenso.

LA FASCIA DESTRA - Diciamolo subito: Pjanic nel tridente è stata una sorpresa per tutti, una sorpresa molto gradita. Alle sue spalle un Bradley che, fino ad ora, ha sempre garantito una notevole sicurezza, come il salvataggio sulla linea di porta che vale quanto un gol realizzato. Dietro di loro un Piris che ieri ha giocato forse la sua migliore gara in giallorosso, anche in fase difensiva. Sulla destra la Roma ha creato tanto, ha raggiunto un equilibrio e ha fornito qualità alla squadra. Propositivi e veloci, Bradley e Pjanic hanno messo la loro impronta in questa vittoria, facendo esattamente ciò che ha sempre chiesto Zeman: velocità e attacco. Molto bene.

CASTAN E MARQUINHOS - Arrivati solo pochi mesi fa, sono ormai titolari inamovibili in una Roma che ha trovato carisma e carattere. Entrambi puntuali in fase difensiva, hanno coperto bene le incursioni e i contropiede avversari. Importante, stasera, anche l'apporto in fase propositiva. E' infatti di Castan la prima rete della Roma, arrivata dallo sviluppo di una punizione, ma è di Marquinhos quello che sarebbe il quarto gol giallorosso, non convalidato per una posizione irregolare di Destro, il quale era però in linea e non in fuorigioco. Sicurezza.

LA VELOCITA' - Questa Roma fa bene agli occhi, le azioni veloci ad uno o due tocchi al massimo garantiscono spettacolo puro per ogni tifoso. E' questo che cerca mister Zeman, è questo che piace ai tifosi, è (anche) questo che fa vincere le partite. E mai come ieri, la Roma ha espresso le proprie possibilità. La strada giusta.

 

FLOP

 

OLIVERA - E' il 20' del primo tempo quando il giocatore si rende protagonista di un bruttissimo fallo nei confronti di Pjanic. Il giocatore bosniaco è già a terra per un contrasto, quando il centrocampista gli rifila un pestone sulla gamba, provocando la reazione dei compagni vicini all'accaduto, soprattutto di Tachtsidis che rimedia un'ammonizione. Cartellino giallo anche per Olivera che avrebbe probabilmente meritato qualcosa in più data la potenziale entità del danno che avrebbe potuto fare.

QUATTRO MINUTI DI BLACKOUT - Sono quelli che vanno dal 9' al 13', minuti in cui Destro riceve ben quattro palle-gol che, però, non riesce a realizzare o a smistare a modo. Un piccolo neo in una prestazione buona, fatta di sacrificio, di enorne intensità e generosità: suo è infatti il passaggio che porta Capitan Totti alla sua prima rete ma, dalla posizione assunta, l'attaccante ascolano avrebbe potuto anche tirare in porta. Importante nella Roma di Zeman, si incarica del lavoro sporco creando tanto anche in posizioni alternative al puro attacco. I giallorossi escono vittoriosi quando Destro in campo. Peccato per quei quattro minuti. 


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