Roma-Livorno 3-0, i top e flop
Chi aveva immaginato che la partita con il Livorno, la prima del girone di ritorno, potesse nascondere delle insidie per la Roma di Rudi Garcia, probabilmente non aveva fatto i conti con la solidità mentale di questa squadra. E infatti la partita ha regalato ben poco, se non i tre gol di Destro, Strootman e Ljajic e una considerazione: la Roma sembra davvero matura, così come la società che in questa sessione di gennaio sta mettendo la mano al portafogli nel modo giusto.
TOP
IL SORRISO DI LJAJIC - Dopo tante chiacchiere, a volte anche buttate al vento, finalmente una prestazione condita da un bel gol. L'impegno del serbo in campo è sempre stato una costante, ma erano proprio le occasioni da gol mancate che avevano alzato quel leggero vento di insoddisfazione attorno al numero 8 romanista. Ma, come dicevamo, non solo gol: stupendo il tiro che, al 69', esce di pochissimo alla destra di Bardi dopo un destro fulmineo. Lampi di classe, tanta abnegazione e lavoro per la squadra. Stavolta il serbo ha battuto anche la sfortuna, te lo meritavi, Adem.
PANCHINARI DI LUSSO - Nainggolan, Totti, Florenzi, Maicon. Questi alcuni dei giocatori che ieri, inizialmente, si sono accomodati in panchina. La rosa della Roma cresce in qualità e quantità, il tecnico francese avrà dei bellissimi grattacapi ora, e in futuro, nel dover scegliere l'undici da mandare in campo. La crescita per cercare di entrare stabilmente nell'élite del calcio italiano inizia da qui, da questa rosa. Complimenti alla società che spende e a Sabatini che chiude, senza chiacchiere, le trattative.
STROOTMAN - 18 presenze in campionato, 5 gol, 4 assist, media voto 6,65, uomo ovunque, perno del centrocampo e tanti avversari impauriti. Ride poco, mena tanto.
FEDELI, SEMPRE - "I tifosi presenti oggi? È una bella cifra (35.000, ndr), ero preoccupato di questa cosa perché sappiamo che martedì lo stadio sarà pieno. Ma oggi i tifosi hanno dato una grande risposta, dando il meglio". Dolci parole pronunciate da Rudi Garcia dopo il match giocato all'Olimpico. In questo tempo di crisi e di rinunce, di biglietti nominativi, di Tessere del Tifoso e di divieti, non era facile portare così tanta gente allo stadio alla vigilia di un Roma-Juventus, gara da sempre attesa con passione da tutta la tifoseria. Ma questa squadra che vince, convince e non molla niente, c'è riuscita. Onore e merito a tifosi e squadra che sembrano - dopo anni di crepe interne dovute a questa o quella gestione, questo o quel giocatore - tornati ad essere un unico cuore che batte per la stessa maglia.
FLOP
LA "CURA" PEROTTI - Cambiare può essere una medicina, ma nella maggior parte dei casi non aiuta. E il Livorno visto ieri all'Olimpico sembra una squadra allo sbando, senza uno straccio di gioco e che tenta disperatamente di prendere meno gol possibili. Undici giocatori confusi, errori macroscopici di una rosa il cui livello è complessivamente modesto e un Perotti già dimesso ad inizio gara. Siamo sicuri che il problema fosse Nicola?