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Roma-Livorno 3-0, i top e flop

di Emanuele Melfi

Chi aveva immaginato che la partita con il Livorno, la prima del girone di ritorno, potesse nascondere delle insidie per la Roma di Rudi Garcia, probabilmente non aveva fatto i conti con la solidità mentale di questa squadra. E infatti la partita ha regalato ben poco, se non i tre gol di Destro, Strootman e Ljajic e una considerazione: la Roma sembra davvero matura, così come la società che in questa sessione di gennaio sta mettendo la mano al portafogli nel modo giusto.

 

TOP

IL SORRISO DI LJAJIC - Dopo tante chiacchiere, a volte anche buttate al vento, finalmente una prestazione condita da un bel gol. L'impegno del serbo in campo è sempre stato una costante, ma erano proprio le occasioni da gol mancate che avevano alzato quel leggero vento di insoddisfazione attorno al numero 8 romanista. Ma, come dicevamo, non solo gol: stupendo il tiro che, al 69', esce di pochissimo alla destra di Bardi dopo un destro fulmineo. Lampi di classe, tanta abnegazione e lavoro per la squadra. Stavolta il serbo ha battuto anche la sfortuna, te lo meritavi, Adem.

PANCHINARI DI LUSSO - Nainggolan, Totti, Florenzi, Maicon. Questi alcuni dei giocatori che ieri, inizialmente, si sono accomodati in panchina. La rosa della Roma cresce in qualità e quantità, il tecnico francese avrà dei bellissimi grattacapi ora, e in futuro, nel dover scegliere l'undici da mandare in campo. La crescita per cercare di entrare stabilmente nell'élite del calcio italiano inizia da qui, da questa rosa. Complimenti alla società che spende e a Sabatini che chiude, senza chiacchiere, le trattative.

STROOTMAN - 18 presenze in campionato, 5 gol, 4 assist, media voto 6,65, uomo ovunque, perno del centrocampo e tanti avversari impauriti. Ride poco, mena tanto.

FEDELI, SEMPRE - "I tifosi presenti oggi? È una bella cifra (35.000, ndr), ero preoccupato di questa cosa perché sappiamo che martedì lo stadio sarà pieno. Ma oggi i tifosi hanno dato una grande risposta, dando il meglio". Dolci parole pronunciate da Rudi Garcia dopo il match giocato all'Olimpico. In questo tempo di crisi e di rinunce, di biglietti nominativi, di Tessere del Tifoso e di divieti, non era facile portare così tanta gente allo stadio alla vigilia di un Roma-Juventus, gara da sempre attesa con passione da tutta la tifoseria. Ma questa squadra che vince, convince e non molla niente, c'è riuscita. Onore e merito a tifosi e squadra che sembrano - dopo anni di crepe interne dovute a questa o quella gestione, questo o quel giocatore - tornati ad essere un unico cuore che batte per la stessa maglia.

 

FLOP

LA "CURA" PEROTTI - Cambiare può essere una medicina, ma nella maggior parte dei casi non aiuta. E il Livorno visto ieri all'Olimpico sembra una squadra allo sbando, senza uno straccio di gioco e che tenta disperatamente di prendere meno gol possibili. Undici giocatori confusi, errori macroscopici di una rosa il cui livello è complessivamente modesto e un Perotti già dimesso ad inizio gara. Siamo sicuri che il problema fosse Nicola?


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